Roma, 120 euro per 4 panini: lo scontrino è regolare

Il conto era tutt'altro che economico, 120 euro per 4 panini e altrettante bibite, ma i prezzi erano chiaramente esposti. Interviene la Confesercenti chiedendo che venga tolta la licenza a chi si comporta in modo scorretto.

Roma, 120 euro per 4 panini: lo scontrino è regolare

I prezzi degli hot dog, sandwich e bibite erano esposti in vari punti del locale, ai tavoli e all’ingresso: pertanto la polizia locale ha dichiarato di non aver riscontrato alcuna irregolarità nel bar di via della Conciliazione che ha presentato uno scontrino di 120 euro per 3 hot dog, 1 sandwich e 4 bibite.

La protesta era arrivata da una famiglia pugliese che non aveva letto prima dell’ordine quanto veniva a costare sedersi a un tavolo di una delle vie più frequentate della Capitale, dove il menu, con i suoi prezzi, è visibile in diverse lingue.

Tutta l’area a ridosso di Piazza San Pietro è costantemente monitorata dalla polizia locale, come avviene anche per tutti i locali situati nelle zone più frequentate dai turisti. Il bar in questione, situato in via della Conciliazione, nell’ultimo controllo, è stato trovato perfettamente in regola.

Soltanto un mese fa era stato chiesto un controllo a un ristorante non lontano da Castel Sant’Angelo, che ha presentato un conto di 430 euro per due persone. Anche in quel caso il conto, verificato dai vigili urbani, era regolare, in quanto bastava leggere i prezzi esposti. L’unica sanzione riguardava la disposizione irregolare dei tavoli sistemati all’aperto.

Il timore che i turisti vengano in qualche modo frodati è sempre all’erta, anche perché, oltre allo scredito sulla categoria che questo getterebbe, l’immagine della Città eterna avrebbe delle risonanze negative in tutto il mondo. Per questo, le associazioni di categoria chiedono che il comune intervenga contro i pubblici esercizi che non adottano regole di correttezza nei confronti dei turisti.

Giancarlo Deidda, commissario della Fipe Roma, ha affermato che bisogna presumere che i prezzi dei prodotti dello scontrino siano corretti: “Se invece i prezzi non sono correttamente indicati allora c’è l’inosservanza di una specifica norma e per questo l’esercizio va sanzionato” Inoltre, l’esercizio deve restituire “ai clienti quanto è stato loro indebitamente tolto“.

Il presidente della Fiepet-Confesercenti, Claudio Pica, ha ricordato la promessa del Campidoglio di attivare una specie “di bollettino anti-frode per aiutare i turisti a evitare fregature e per salvaguardare anche i tanti esercenti onesti“. In attesa che la giunta Raggi renda operativo il provvedimento, Pica a nome della Fiepet-Confesercenti chiede che a coloro che non si comportano in modo corretto venga sospesa la licenza. 

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