Roberto Burioni dichiara: "Il covid è contagiosissimo, chi ha i sintomi deve stare a casa"

L'Italia rimane sotto stretta osservazione a causa dell'andamento del Covid-19, con un recente e significativo aumento dei casi, che destano preoccupazione nel Paese.

Roberto Burioni dichiara: "Il covid è contagiosissimo, chi ha i sintomi deve stare a casa"

Il Covid-19 continua a tenere l’Italia sotto stretta osservazione, con un recente aumento significativo dei casi che suscita preoccupazione nel paese. Secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e del Ministero della Salute, i dati evidenziano un incremento del 16% dei casi di Covid-19 nell’ultima settimana.

I numeri parlano chiaro: si sono registrati 52.177 nuovi contagi, portando l’incidenza a 89 casi ogni 100.000 abitanti, rispetto ai 76 casi della settimana precedente. È un dato che solleva allarme, soprattutto se correlato all’incremento del tasso di positività, ora al 18,8%. L’aspetto più preoccupante è il conto dei decessi, con 291 registrati, indicando un aumento del 23,8% rispetto alla settimana precedente. Questi dati preoccupanti segnalano la necessità di attenzione costante e interventi mirati per contenere la diffusione del virus.

Il virologo Roberto Burioni, ospite nel programma “Che tempo che fa” condotto da Fabio Fazio su Nove, ha espresso in modo chiaro e diretto la sua preoccupazione riguardo alla situazione. Ha denunciato la diffusione delle bugie sul vaccino e il green pass, sottolineando come la contrarietà al vaccino obbligatorio sia un’opinione, mentre sostenere che il vaccino causi decessi sia una menzogna. Burioni ha anche evidenziato un aumento delle polmoniti nei bambini in Cina, attribuendo questa situazione a un batterio noto come Mycoplasma pneumoniae.

Il virologo ha rassicurato sul carattere meno contagioso di questo batterio rispetto al Covid-19 ma ha espresso preoccupazione per il suo repentino aumento, ipotizzando una correlazione con le misure restrittive cinesi rimosse di recente. È emersa un’incertezza riguardo alle cure somministrate in Cina, poiché il trattamento standard per questo batterio prevede l’uso di antibiotici per via orale, mentre le immagini mostrano bambini in ospedale con flebo.

Burioni ha sollevato dubbi sulla gestione di questa situazione specifica, ribadendo che nonostante questa problematica, non c’è motivo di allarmarsi e che la versione ufficiale cinese sembra plausibile. Il virologo ha inoltre evidenziato una problematica relativa all’uso eccessivo di antibiotici nel corso degli anni, incluso durante la pandemia di Covid-19, che ha compromesso l’efficacia di farmaci come l’azitromicina contro il Mycoplasma pneumoniae.

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