Il sogno, e la speranza, di milioni di italiani ritrovare in vita Giulia Cecchettin si è infranto nella mattinata del 18 novembre, quando il corpo della 22enne è stato ritrovato nelle vicinanze del lago di Barcis, il lago artificiale situato in Valcellina nel Friuli-Venezia Giulia. La notizia viene successivamente confermata dalla procura di Venezia e i carabinieri, con il corpo che è stato recuperato in un canalone tra la zona del lago e Piancavallo.
Stando ai risultati dei primi prelievi, il responsabile del delitto ha abbandonato il corpo a bordo della strada, facendola rotolare lungo un dirupo per circa 50 metri. Al momento non c’è nessuna traccia di Filippo Turetta e della sua auto, ma secondo le prime ricostruzioni la sua Fiat Punto avrebbe fatto ingresso in Austria.
Il procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi, ha lanciato un invito a Filippo chiedendo la verità dietro la scomparsa di Giulia: “È un appello al ragazzo affinché si costituisca e possa dare la propria versione dei fatti. Speravamo di non dover dare questa notizia ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco, non continui questa sua fuga verso l’Austria e si costituisca. Ancora non abbiamo elementi certi sulla dinamica di quanto avvenuto”. Il presidente del Veneto Luca Zaia, collegandosi alle parole del procuratore, lancia lo stesso invito al ragazzo.
Emanuele Compagno, l’avvocato della famiglia Turetta, ha spiegato che entrambe le famiglie stanno vivendo un periodo nero, per poi lanciare un appello al 22enne da parte dei suoi genitori: “Filippo si avvicini alle forze dell’ordine e si costituisca, si assuma le proprie responsabilità”.
L’indagine sul corpo è stata svolta dal medico legale Antonello Cirnelli, alla presenza del sostituito procuratore di Pordenone Andrea Del Missier, ha rivelato di come la ragazza sia stata fatta fuori svariate coltellate inferte in particolare alla testa e al collo e Giulia, come riportato dal sito de l’Ansa, ha riportato anche numerose tagli da difesa alle mani e alle braccia.