Ritrovati ancora rifiuti speciali nella provincia di Caserta

La guardia di finanza sequestra attività di sbancamento di rifiuti speciali in provincia di Caserta, sequestrati 10.000 mq di terreni, sequestrati anche due articolati utilizzati per il trasporto dei rifiuti; nei guai imprenditore locale

Ritrovati ancora rifiuti speciali nella provincia di Caserta

La guardia di finanza ha sequestrato un’attività di sbancamento di rifiuti speciali, nei guai una ditta di tre società che opera nella provincia di Caserta e più precisamente a Calvi Risorta, società già note alle cronache giudiziarie. Un fondo agricolo di circa 10.000 mq, sul quale era in corso un’ingente attività di sbancamento e contestuale sversamento di asfalto fresato, è stato sottoposto a sequestro dai militari della guardia di finanza di Capua nel comune di Calvi Risorta(ce). Sottoposti al sequestro anche due articolati utilizzati per il trasporto e lo scarico del materiale e denunciati 5 responsabili; il proprietario del terreno e 4 soggetti sorpresi mentre svolgevano l’illecita attività.

I finanzieri nell’ambito di un’autonoma attività di controllo economica del territorio finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati ambientali insospettiti dal notevole via vai degli automezzi, hanno fatto accesso all’interno dell’area, riscontrando la presenza di mezzi meccanici e personale intento a scaricare da due autoarticolati un grosso quantitativo di asfalto, preventivamente fresato, direttamente sul suolo agricolo e nelle vicinanze di terreni adibiti a coltivazione. La particolarità scoperta dalla guardia di finanza consisteva nel fatto che, per non dare nell’occhio e per masherare l’illecito sversamento, i camion venivano riempiti per metà di terra pulita e per metà di fresato di asfalto ed altro materiale, in modo che quando avveniva lo sversamento i rifiuti venivano immediatamente ricoperti da terreno puro.

Un preliminare esame visivo del sito infatti, consentiva di notare che oltre all’asfalto venivano sversati anche materiali edili tra cui calcinacci, mattoni, residui di piastrelle che penetravano in profondità nel terreno. Le fiamme giallo hanno constatato che i soggetti coinvolti effettuavano un’imponente attività di smaltimento di rifiuti. Oltre al grave danno per l’ambiente, adiacenti al terreno vi erano delle coltivazioni la cui produzione veniva messa in commercio.

Dai primi accertamenti effettuati, coordinati dalla procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere è stato possibile evincere che il proprietario del terreno non aveva le prescritte autorizzazioni per l’attività di sversamento, che veniva effettuata al solo scopo di evitare il costo del regolare smaltimento dei rifiuti. Per evitare ulteriori rischi ambientali i finanzieri guidati dal capitano Andrea Longo hanno sequestrato l’intera area per consentire la bonifica alle autorità competenti.

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