Ritrovata morta l’avvocatessa di Fermo. Si erano perse le sue tracce

Sciolto il mistero legato alla 56enne avvocatessa di Fermo, scomparsa da casa il 15 febbraio scorso; è stata ritrovata in un parcheggio, priva di vita, nella sua autovettura.

Ritrovata morta l’avvocatessa di Fermo. Si erano perse le sue tracce

Dopo molti giorni di intense ricerche da parte delle forze dell’ordine e dei congiunti dell’avvocatessa, Loriana Dichiara, di Montegiorgio in provincia di Fermo, è stata ritrovata l’autovettura della donna parcheggiata nello spazio di proprietà della casa di cura “Pia Casa Hermas“, a Loreto.

Purtroppo, sui sedili posteriori della vettura, giaceva – raggomitolato in posizione fetale – il cadavere della donna. Dalle prime analisi, sembrerebbe che ad uccidere l’avvocatessa sia stata una potente dose di sonnifero, forse ingerita spontaneamente dalla donna. Accanto a lei anche una bottiglia semi vuota di acqua, forse usata proprio per sciogliervi all’interno il sonnifero che ha causato il decesso. Quindi tutto farebbe pensare ad un atto volontario, supportato anche dal ritrovamento, accanto al cadavere, di un biglietto autografo di congedo dai familiari che termina con una semplice parola: “Ciao”.

Diversamente da quanto dichiarato nell’immediatezza della scomparsa dal suo compagno e dai familiari, sembra che la donna soffrisse di una grave depressione e fosse seriamente malata. Secondo alcune indiscrezioni, nel biglietto ritrovato si farebbe proprio cenno alla volontà della donna di non sottoporsi più alle cure mediche che tenevano a bada i suoi malesseri che, oltre alla depressione, annoveravano anche crisi epilettiche.

Queste nuove informazioni renderebbero plausibile l’ipotesi del suicidio; anche il luogo scelto per metterlo in atto, potrebbe essere correlato con il desiderio della donna di appartarsi e trovare un luogo tranquillo e poco frequentato in cui mettere in atto la sua estrema decisione. Comprensibile il sollievo dei familiari per la conclusione della vicenda, ma anche palese il dolore dovuto a questa inaspettata scoperta.

Saranno le indagini che gli inquirenti svolgeranno nei prossimi giorni a dare una risposta definitiva ai tanti interrogativi che questa vicenda suscita, non solo nei familiari della vittima, ma anche tra i suoi concittadini ed i colleghi di lavoro che l’hanno sempre descritta come un valido avvocato ed una persona equilibrata e realizzata nella vita e nel lavoro.

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