Delle indagini mediche hanno riscontrato che esiste un legame tra le protesi mammarie della ditta Allergan e l’insorgere di un tumore raro. Si tratta del linfoma anaplastico a grandi cellule. Tutti i Paesi dell’UE hanno sospeso gli impianti della protesi sotto esame.
La settimana scorsa, l’azienda ha ritirato immediatamente dal commercio le protesi su richiesta delle autorità francesi competenti. La ditta si era aggiudicata l’appalto delle strutture ospedaliere, pubbliche e private, nel 2015, con il provvedimento 909. L’azienda aveva vinto il bando di gara pubblico di Estav rinnovato in seguito da Estar nel 2017.
Il ritiro e il piano d’azione della Regione Toscana
Le protesi incriminate e ritirate sono quelle testurizzate, ruvide, adatte proprio per gli interventi al seno al fine di evitare che si spostassero una volta impiantate. Per questo motivo, in Toscana sono state richiamate per un controllo tutte le donne che si sono sottoposte a questo tipo d’intervento chirurgico.
Il piano d’azione predisposto dalla Regione Toscana prevede, il monitoraggio dei singoli casi, sia nelle strutture pubbliche che private. Per questo motivo sono state richiamate per fare dei controlli specifici tutte le donne che sono state sottoposte ad un intervento che prevedeva l’uso delle protesi mammarie Allergan. Il piano prevede la rivalutazione di ogni singolo caso e sarà il medico specialista a stabilire se è il caso di operare o monitorare il paziente. Per ognuno di loro è stato anche predisposto un servizio di sostegno psicologico. Inoltre, sono stati immediatamente sospesi tutti gli interventi con le protesi incriminate. La notizia è stata divulgata anche ai vari medici e professionisti del settore.
Secondo alcuni dati forniti, si calcola che le donne che dal 2015 al 2017 si sono sottoposte ad un intervento con uso di queste protesi sono migliaia. Oltre alla salute della paziente, le varie strutture stanno quantificando costi e personale medico necessario e specifico per gli interventi che dovranno eseguire.