Ristoratore tiene aperto il pub nonostante i divieti: "Non ho mai ricevuto una multa"

Fabio Bosio, titolare di un pub in provincia di Cuneo, ha dichiarato che non ha rispettato il Dpcm per poter sopravvivere, in quanto con i ristori da 600 euro ricevuti non riesce a pagare neanche le bollette.

Ristoratore tiene aperto il pub nonostante i divieti: "Non ho mai ricevuto una multa"

Quella di Fabio Bosio, 29enne e titolare del pub Belvedere sito a Busca, in provincia di Cuneo, è una storia che ci fa capire di come le attività ristorative stiano soffrendo in questo particolare periodo di pandemia. A causa delle continue restrizioni imposte dal Governo per contenere il contagio, il settore della ristorazione risulta tra quelli più colpiti, complice anche il coprifuoco instaurato alle ore 22.00 e che dura fino alle 5.00 del mattino. Molti locali non riescono proprio a lavorare, ma c’è chi, come Bosio, non ha rispettato le regole e sin dalla vigilia di Natale ha tenuto aperto il suo pub la sera. 

Intervistato da una trasmissione Mediaset, l’uomo ha dichiarato di non aver rispettato le regole per poter sopravvivere. Bosio ha informato il pubblico che ha ricevuto i ristori da 600 euro previsti dall’Esecutivo, ma questi non sono comunque bastati a pagare le bollette e le varie tasse che un’attività come la sua deve sostenere ogni mese. Per questo ha deciso di restare aperto, anche perché non si può permettere di lasciare al freddo i clienti di sera, soprattutto in questo periodo gelido di gennaio. Nel suo locale, infatti, i clienti si siedono tranquillamente ai tavoli, sempre rispettando la distanza di sicurezza e indossando la mascherina quando si muovono all’interno della struttura. 

Non ha mai ricevuto una multa

Il 29enne non ha mai ricevuto una multa da parte delle forze dell’ordine del posto. I suoi clienti mostrano tanto sostegno nei suoi confronti, e si recano giornalmente nella sua attività per consumare qualcosa. L’uomo è consapevole del periodo di difficoltà che sta attraversando il nostro Paese a causa dell’emergenza sanitaria, ma se continua a restare chiuso teme per la sua attività, costruita con enormi sacrifici attraverso gli anni. Molti imprenditori, infatti, a causa della carenza di lavoro, in special modo nel turismo e nella ristorazione, hanno paura che dopo la pandemia non possano più riaprire. 

Per questo Fabio Bosio ha deciso di aprire l’attività anche contro i Dpcm emanati dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Tra i ristoratori italiani c’è infatti molto malcotento per questa situazione, che dura ormai da tre mesi, senza contare il lockdown totale della scorsa primavera. Le misure restrittive non permettono neanche alle persone grandi margini di movimento. Un dramma quindi sociale ed economico quello provocato dalla pandemia. 

Il 29enne è anche molto preoccupato perché ha una famiglia ed è padre di un bimbo di 14 mesi. “Quando il mio commercialista mi chiede se ho qualche soldo da mettere in banca, non so cosa rispondere” – così commenta in tv Fabio Bosio. Un’altra storia, questa che arriva da Cuneo, che vede nuovamente protagonista il titolare di un’attività di ristorazione, che è praticamente l’unica fonte di guadagno per il 29enne e i suoi cari.

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