Rischiano di annegare in mare: pescatori salvati da due cittadini

L'episodio si è verificato nel pomeriggio del 26 aprile tra San Gennaro e Campo di Mare, in provincia di Brindisi. I due hanno dichiarato di aver avuto una crepa sull'imbarcazione e sono riusciti a telefonare al Circolo Nautico di Torre San Gennaro.

Rischiano di annegare in mare: pescatori salvati da due cittadini

Si è sfiorata la tragedia nella giornata del 26 aprile tra le marine di Torre San Gennaro e Campo di Mare, in provincia di Brindisi. Infatti, secondo quanto riferisce la stampa locale, due pescatori hanno rischiato di perdere la vita dopo che l’imbrcazione su cui si trovavano si è crepata da un lato. Il natante ha cominciato ad imbarcare acqua nei pressi di località “La Foggia”, non lontano da Cerano, sede di una nota centrale termoelettica che domina la costa sud di Brindisi. Erano trascorse da poco le 18:00 quando il custode del Circolo Nautico di Torre San Gennaro ha ricevuto la richiesta di soccorso dei due pescatori. 

Il custode dei circolo, intuendo la gravità della situazione, si è recato presso il “Bar Nautico”, avvisando di quanto stava succedendo gli altri pescatori. Angelo Mariano e Salvatore De Tommasi, non hanno esitato a precipitarsi in mare. In pochi minuti hanno preso la barca di De Tommasi parcheggiata nel circolo nautico e si sono diretti verso la zona segnalata dai due. Una volta giunti sul posto segnalato hanno notato di come il natante fosse affondato, mentre i malcapitati erano caduti in mare. Grazie ai giubbini di salvataggio sono riusciti a non far bagnare i telefonini, per questo sono riusciti a chidere aiuto. 

Un autentico miracolo

Nel frattempo qualcuno ha avvisato la Guardia Costiera di Brindisi, che ha inviato sul posto una motovedetta. Nel frattempo i due pescatori erano già al sicuro: del natante non vi era nessuna traccia, in quanto è affondato in pochissimi istanti. I pescatori protagonisti e vittime nelle stesso tempo del naufragio sono originari di Cellino San Marco.

“Di lì a poco avrebbe fatto buio, se fosse successo un po’ più tardi forse non avrebbero avuto scampo, c’era vento e faceva freddo, con l’oscurità tutto sarebbe stato più complicato” – così commenta uno dei due soccorritori. Per fortuna il tutto si è risolto a lieto fine e i due pescatori hanno potuto far ritorno alle proprie abitazioni. 

I soccorritori hanno trovato i due malcapitati in un punto dove l’acqua era profonda 12 metri. In questo periodo nel Salento le temperature sono miti, ma l’acqua del mare è ancora piuttosto fredda, per cui caderci dentro senza adeguate protezioni può essere fatale. Nelle prossime ore si potranno conoscere sicuramente ulteriori particolari su quanto accaduto nella giornata del 26 aprile in provincia di Brindisi.

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