Può capitare che, mentre si gioca con gli amici, il pallone possa finire nella casa del vicino, ma quanto hanno vissuto i protagonisti di questa vicenda ha davvero dell’incredibile. I bambini, approfittando della finestra aperta della casa del vicino, considerando che il pallone era giunto lì, si sono intrufolati senza permesso per essere poi sottoposti a interrogatorio e denunciati. Sconvolte le mamme dei bambini che non si capacitano di quanto successo.
Il fatto è accaduto a Rimini, quando il pallone, durante il gioco, è finito nell’appartamento del vicino. Il bambino ne ha approfittato per andarlo a recuperare, ma questo gesto è toccato una denuncia e interrogatorio, come racconta anche l’avvocato della famiglia. “Ribadisco lo stupore. Un interrogatorio per un fatto non particolarmente grave. Anche perché il reato che contestano a due bambini di 10 e 12 anni è quello di occupazione. Difficile pensare che bimbi così piccoli decidano di occupare un immobile” .
Il proprietario dell’immobile è stato avvertito grazie alla segnalazione di un vicino che ha notato dei movimenti sospetti all’interno del suo giardino e qualcuno che si è intrufolato in maniera furtiva nella sua abitazione. Il proprietario dell’immobile non ha voluto sentire ragioni, rimanendo freddo anche di fronte allo sconforto e alle lacrime dei piccoli.
La mamma di uno dei due bambini interrogati si dice sconvolta e allibita per quanto accaduto. Racconta di aver ricevuto la convocazione alla fine di aprile e che il bambino era scoppiato in lacrime davanti al proprietario che li aveva querelati per appropriazione indebita di un immobile. Il pallone è stato una sorta di valvola di sfogo per i bambini durante il periodo della pandemia.
I genitori hanno chiesto scusa, ma l’uomo è stato irremovibile, senza mai scomporsi. Un caso di cui si è occupato anche la Camera Penale di Bologna, con particolare riferimento all’Osservatorio sulla giustizia minorile.