Ricoverato per Covid il No Vax che esultò per la morte di Sassoli

Il 40enne è stato denunciato dalla Polizia Postale con l'accusa di essere autore di messaggi offensivi nei confronti di David Sassoli, l'ex presidente del Parlamento Europeo scomparso da poco

Ricoverato per Covid il No Vax che esultò per la morte di Sassoli

“Ugo Fuoco”, nickname dell’uomo che aveva esultato alla morte di David Sassoli, è ricoverato da qualche giorno in ospedale perché contagiato dal Covid. L’uomo, un convinto no vax, seppur da un letto di un nosocomio, continua a inveire contro la vaccinazione, definendola una dittatura sanitaria, un complotto orchestrato da chissà quali entità oscure.

L’uomo, 40enne della provincia di Napoli, fu denunciato dalla polizia postale per aver pubblicato messaggi offensivi nei confronti dell’ex presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli. Benchè affetto da una brutta tosse e indossi la mascherina per l’ossigeno, il no vax continua a tuonare minacce: “Se ritorno, e dovete augurarvi di no, a questo punto vi prendo a calci…”, fa sapere Ugo Fuoco attraverso un video pieno di commenti critici nei suoi confronti.

L’uomo è amministratore di un canale Telegram che conta più di 30.000 iscritti, sul quale ha pubblicato numerosi messaggi di incitamento alla violazione contro le disposizioni anti-Covid. Nei giorni seguenti alla morte di Sassoli, fu denunciato con l’accusa di essere l’autore di uno dei messaggi lesivi della memoria dell’ex presidente del Parlamento Europeo.

Il suo sito è costellato di teorie complottiste. Un fenomeno che sta coinvolgendo numerosi personaggi famosi e individui comuni, che hanno tutti una teoria sull’obbligo vaccinale. C’è chi, per esempio, sostiene che mediante il vaccino ci stiano inoculando dei micro-chip sottocutanei per poi trasformarci in zombie o robot attraverso il 5G. Tutte teorie prive di qualsiasi straccio di prova a sostegno di quanto affermato.

Ugo Fuoco è uno di questi. Nel suo mirino era finito anche David Sassoli, davanti alla cui scomparsa Ugo Fuoco esultava, affermando: “Ogni tanto una buonissima notizia. Se ne va mr. ‘il green pass non è discriminatorio’ Sassoli. Adesso venitevi a prendere gli altri, grazie”. Gli accertamenti avevano permesso agli inquirenti di identificarlo e denunciarlo anche per inosservanza delle misure in materia di Covid.

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