Ricoverata per Covid torna a casa e riabbraccia i suoi figli: la storia di una madre pugliese

Lei si chiama Elisabetta Natalino, ha 39 anni e vive a Brindisi. In questi giorni la donna ha vinto la sua battaglia contro la malattia e il 7 maggio scorso è tornata a casa, riabbracciando i suoi figli. Lei ha ringraziato tutti gli operatori sanitari.

Ricoverata per Covid torna a casa e riabbraccia i suoi figli: la storia di una madre pugliese

“Da un giorno all’altro ti ritrovi positiva al Covid. Una sera cominci a stare male e a 39 anni ti ritrovi in una stanza della semintensiva del reparto di Pneumologia di Brindisi. Ti casca il mondo addosso sapendo di aver lasciato i tuoi due bambini a casa anche loro positivi. Ti ritrovi a piangere, ad avere paura di non rivedere più i tuoi bambini e il cuore che accelera sempre di più”. Sono queste le parole con cui Elisabetta Natalino, 39enne di Brindisi e madre di due bambini, comincia la sua lettera di ringraziamento agli operatori sanitari che l’hanno curata per alcuni giorni nell’ospedale di Brindisi e poi nel post-Covid di Ceglie Messapica

La donna ha fatto ritorno a casa nella giornata del 7 maggio scorso e ha potuto riabbracciare i suoi due figli piccoli. Sono commoventi le immagini che la signora ha pubblicato sui suoi profili social. Immagini che fanno capire quanto il Covid possa essere una malattia terribile, che lascia le persone sole, a lottare in ospedale senza che nessuno possa fargli visita. I figlioletti della 39enne erano al settimo cielo quando hanno rivisto la loro madre, a cui per giorni hanno potuto parlare tramite lo schermo di un telefonino

Elisabetta: “Grazie di cuore”

La Natalino descrive gli operatori come dei veri e propri angeli, che in reparto sono tutti bardati. La 39enne spiega che si possono vedere solo i loro occhi, pieni di amore e compassione verso il prossimo. “Ti abbracciano, ti fanno forza e ti asciugano le lacrime” – così racconta la donna nella lettera che ha pubblicato anche la testata giornalistica Brindisi Report. 

“Ti fanno forza quando devono bucarti più volte al giorno fra prelievi, flebo, emogas. Fanno festa con te quando riesci a respirare senza ossigeno, quando ti calmano perché devi entrare nella barella biocontenitiva perché finalmente dalla semintensiva vieni trasferita al post Covid” – così continua il racconto di questa madre. Il ritorno a casa della donna è avvenuto tra l’altro a poche ore dalla Festa della Mamma, che si celebra proprio nella giornata di oggi. 

La famigliola questa domenica speciale, dopo diverso tempo, l’ha potuta trascorrere unita. “Ho visto solo i vostri occhi ma sono occhi che mi porterò sempre dentro di me e che riconoscerei anche senza quelle tute bianche perché è grazie a voi, medici, infermieri e oss della Pneumologia, che ho superato uno dei momenti peggiori della mia vita. Siete entrati nel mio cuore tutti e vi porterò sempre con me” – così conclude la lettera Elisabetta, non prima perà di aver ringraziato di cuore davvero tutti.

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