Richard Gere: contro il Decreto sicurezza bis e la paranoia di alcuni italiani

L'attore statunitense Richard Gere, contrario al Decreto Sicurezza bis, ha raggiunto Lampedusa per dare il suo apporto. Intervistato all'aeroporto dell'isola delle Pelagie, ha parlato della "paranoia nell'essere di aiuto agli altri".

Richard Gere: contro il Decreto sicurezza bis e la paranoia di alcuni italiani

A Lampedusa sono venuto spontaneamente, nessuno mi ha chiesto di essere qui”, lo ha affermato Richard Gere durante la conferenza stampa tenuta all’aeroporto dell’isola delle Pelagie, spiegando che si trovava con la famiglia nei pressi di Roma, in vacanza, quando ha sentito che il Decreto Sicurezza bis era stato approvato: “quasi non ci potevo credere, non potevo credere che i miei amici italiani…”.

Richard Gere, attore attento ai diritti umani, si trova a Lampedusa (Agrigento) per dare il suo contributo all’equipaggio di Open Arms, la Ong spagnola che con 121 migranti a bordo è ferma da giorni al largo di Lampedusa: ai già presenti, ieri notte, si sono aggiunte 39 persone soccorse in acque internazionali. Dopo l’ultimo soccorso, l’Ong ha chiesto nuovamente di avere un porto sicuro. Il presidente di Open Arms Italia, Riccardo Gatti, ha fatto notare che “A bordo c’è un equilibrio precario“.

Paranoia nell’essere d’aiuto agli altri

L’attore e attivista per i diritti umani, Richard Gere, appena venuto a conoscenza del via libera al Decreto Sicurezza bis, ha chiamato i suoi amici di Open Arms, conosciuti tempo fa a Barcellona, e ha deciso di essere presente di persona: “in 10 minuti ho fatto i pacchi, sono saltato su una macchina e sono arrivato in aeroporto a Roma“. L’attore ha riferito di essere già stato a Lampedusa e di aver visitato l’hotspot, dove ha conosciuto la sofferenza delle persone, chiamate migranti, in realtà rifugiati con storie orribili di sofferenze.

Gere non teme di esporre la sensazione bella che ha sempre avuto dell’Italia e lo fa con passione: “Amo moltissimo l’Italia, il vostro spirito, la vostra generosità, il vostro cuore”, ma in questa ultima visita avverte che qualcosa sta cambiando: “le persone sono diventate un po’ paranoiche“.

Con grandissima difficoltà ha trovato qualcuno disposto a portarlo con la barca alla Open Arms, come se ci fosse “paranoia nell’essere di aiuto agli altri, c’è questo timore“, ha affermato l’attore. Dopo mille difficoltà e ripensamenti finalmente Gere, insieme alle persone che viaggiavano con lui, è arrivato sulla Open Arms, dove le persone presenti, “nostri fratelli e sorelle“, con tutti quei momenti orribili che avevano alle spalle, hanno saputo applaudire chi arrivava ad aiutarli.

La politica italiana odierna, come negli Stati Uniti, “è a dir poco bizzarra“, ha affermato l’attore statunitense, che ha poi sottolineato: “Sembra che ci sia una generazione di politici che punta tutta la propria energia nel dividere le persone, come se nel dividere ci fosse del guadagno”, mentre non ha alcun senso, è assolutamente idiota l’atteggiamento di dividereperché tutti noi siamo interdipendenti“. Tutta questa situazione deve finire, ma ciò accadrà con l’impegno di ciascuno.

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