Riccione, il Green Pass scade durante l’ora di lezione: docente rimandata a casa

La paradossale situazione si è verificata a Riccione venerdì scorso. La donna prestava servizio come insegnante di sostegno ad una alunna con crisi epilettiche ed è stata convocata dal preside per verificare la sua certificazione verde.

Riccione, il Green Pass scade durante l’ora di lezione: docente rimandata a casa

“Dovevo lavorare sino a mezzogiorno, ma all’improvviso, mentre ero in classe, sono stata convocata dal preside. Invitata ad esibire il mio certificato verde, dopo i controlli del caso, sono stata invitata ad uscire, in quanto risultava appena scaduto”. Questa è la denuncia di una insegnante di sostegno che opera in una scuola superiore di Riccione, che venerdì scorso è stata rimandata a casa in quanto il suo Green Pass risultava appena scaduto. La professoressa esegue già di suo un tampone ogni 48 ore, in quanto soffre di malattie autoimmuni, e quindi vuole preservarsi dalla Covid-19, che ha contratto lo scorso novembre.

La signora ha ancora gli anticorpi molto alti. Venerdì erano le 9:30 quando la donna è stata convocata dal preside, che le ha quindi chiesto la verifica del Green Pass. “Nell’ora successiva la docente curricolare non era in presenza, ma in collegamento da casa. Perciò di fatto la mia allieva è rimasta sola con i compagni, sotto la vigilanza di un adulto, che fa parte del personale non docente, ma solo io sono in grado di gestire le crisi epilettiche, di cui purtroppo la studentessa soffre”– così ha spiegato inoltre la professoressa. 

La prof: “Preside non ha colpa”

La docente, è bene precisarlo, solleva da ogni colpa il preside che ha fatto soltanto il suo lavoro, ovvero quello di verificare la certificazione verde. “Deve eseguire direttive che a mio parere sono sbagliate alla fonte” – questo è il pensiero della professoressa, a cui si aggiunge quello del direttore scolastico, il quale precisa che si è provveduto a garantire la completa copertura degli alunni. 

“Questa casistica non ha prodotto alcuna criticità né per quanto concerne la sicurezza, né per quanto attiene alla vigilanza” – queste le parole del preside. Il caso comunque ha fatto discutere, e non poco, l’intera opinione pubblica italiana. C’è chi ha reputato giusto quanto accaduto, chi, specie i no-pass, hanno attaccato le decisioni del Governo assunte in materia di protezione dal Covid sui luoghi di lavoro e nelle scuole. 

Dal 15 settembre l’anno scolastico è cominciato ad entrare nel vivo, e il Green Pass sevirà non soltanto per entrare nelle scuole medie e superiori, ma anche nelle università. Dal 15 ottobre la certificazione verde sarà obbligatoria in tutti i i posti di lavoro, sia pubblici che privati. Pena la sospensione personale e dello stipendio al dipendente trovato sprovvisto di Green Pass.

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