Riapre il Santuario di Belmonte. I frati lo avevano avevano abbandonato in seguito a rapine ed aggressioni subite

Nel 2017 il santuario di Belmonte, sito a Valperga (TO), era stato chiuso poiché i Frati Francescani avevano abbandonato lo stabile dopo aggressioni e furti subiti all'interno del monastero. Ora riapre con tre sacerdoti veneti.

Riapre il Santuario di Belmonte. I frati lo avevano avevano abbandonato in seguito a rapine ed aggressioni subite

Fino al 2017, il Santuario di Belmonte, zona considerata sacra e patrimonio dell’UNESCO, era gestita dai Frati Francescani che vivevano all’interno del monastero. I Frati, negli ultimi anni in cui hanno gestito il santuario, sono stati vittime di numerose aggressioni e di molti furti al punto che, dopo un’aggressione particolarmente violenta, i tre Frati, ormai anziani e spaventati, hanno deciso di lasciare lo stabile e trasferirsi a Pinerolo.

In seguito al trasferimento dei tre frati, il Sacro Monte di Belmonte è stato chiuso, nonostante fosse un punto di riferimento per tutto il Canavese, e nonostante fosse meta di pellegrinaggio: la diocesi aveva promesso di riaprire il monastero e la chiesa. È Importante sottolineare che il monastero del Sacro Monte di Belmonte è considerato un bene dell’Unesco.

Per i tantissimi fedeli è finalmente giunta la tanto agonista notizia: il 23 dicembre 2018 arriveranno 3 nuovi sacerdoti, sono originari del Veneto, e si basano sulla missione spirituale dell’arcivescovo di Vienna. Ad occuparsi della gestione del Sacro Monte di Belmonte saranno Don Zeno, Don Tarcisio, e Don Antonio.

Domenica 23 dicembre avrà luogo la Santa Messa e, dopo la funzione religiosa, Don Calusio Baima Rughet, che è il vicario episcopale delle Arcidiocesi di Torino, presenterà i nuovi custodi del santuario all’intera comunità canavesana. Al termine della presentazione, inizierà un pellegrinaggio nella casa con un rinfresco offerto dall’Associazione amici del Santuario di Belmonte Onlus.

Lo scorso 8 dicembre, festa dedicata all’Immacolata Concezione, il parroco di Cuorgnè, Don Ilario Rege Gianas, aveva celebrato comunque la messa sul monte di Belmonte, ma aveva dovuto svolgere la funzione sul sagrato del santuario, poiché la chiesa era chiusa: a quella funzione presero parte più di 400 persone. La riapertura del santuario per tutti i canavesani e per tutti coloro che facevano pellegrinaggio in questo santuario rappresenta un bellissimo regalo di Natale. Sembra, inoltre, che la regione Piemonte abbia quasi concluso l’accordo con i privati (proprietari della struttura) per la vendita/cessione dello stesso alla Regione Piemonte.

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