Era la notte tra il 7 e l’8 gennaio scorsi quando le sirene delle forze dell’ordine e dei Vigili del Fuoco squarciarono la tranquillità della frazione brindisina di Tuturano. In piena notte si apprese di un incendio che stava colpendo lo storico bar Domus Cafè, il quale dopo i fatti in questione è andato completamente distrutto. I titolari dell’attività, Antonio e Carlo, sconcertati da quanto accaduto ricevettero immediatamente la solidarietà dei cittadini.
Sono passati 100 giorni da quel vile gesto, di cui ancora purtroppo non si conoscono i responsabili in quanto sono ancora in corso le indagini della Squadra Mobile di Brindisi che sta cercando di capire chi sia stato a compiere un gesto del genere. I filmati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza dell’attività non lasciano spazio a dubbi. Si è trattato di un gesto folle, indiscriminato e soprattutto deliberato. Chi ha colpito voleva fare quanti più danni possibili. In due, a volto coperto, giunsero a bordo di uno scooter gettando qualcosa di infiammabile all’interno dell’attività da una finestra che dava su una stradina laterale. I due titolari e le loro famiglie non si sono persi d’animo e oggi 19 aprile l’attività riaprirà al pubblico.
“Risorge” il Domus Cafè
Nel pomeriggio del 19 aprile alle ore 18:00 il Domus Cafè sarà nuovamente aperto. Sono stati mesi di duro lavoro per i titolari, che con tantissimi sacrifici hanno rimesso in piedi l’attività. Non solo: il bar è molto famoso per la sua pasticceria, una delle più rinomate della zona, e anche durante la Festa del Papà ad esempio i titolari sono riusciti a produrre le zeppole per poterle distribuire alla popolazione. E la gente ha risposto, in massa.
Antonio e Carlo sono due persone molto conoscute nella zona di Tuturano e non solo, grandi lavoratori e lontani da qualsiasi contesto legato al malaffare. Indubbiamente i fatti di Tuturano hanno messo molta paura alla popolazione, un episodio arrivato proprio nel momento in cui la cittadina sta cercando di scrollarsi di dosso le macchie che molti fatti di cronaca e legati appunto alla criminalità organizzata hanno lasciato. E mentre le indagini della Polizia proseguono a tutto spiano per cercare di dare un volto e un nome ai responsabili Antonio e Carlo riaprono la loro attività, una risposta, forse l’unica che si poteva dare a chi pensava di mettere fine per sempre alla carriera di due imprenditori che hanno sempre fatto tanto per la cittadina e non solo. Durante la pandemia di Covid il Domus Cafè si rese protagonista di un gesto che commosse tutta Italia, in quanto donò cornetti freschi gratis ai sanitari dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi.
Adesso, a 100 giorni da quel brutto episodio, su cui ancora la popolazione si interroga, il Domus Cafè riapre accogliendo nuovamente i cittadini. I titolari, così come hanno dichiarato all’emittente locale Antenna Sud, hanno scelto proprio la Vigilia di Pasqua appunto in segno di “Resurrezione”. Nel frattempo dare un volto e un nome agli autori di questo scellerato gesto che ha messo in ginocchio intere famiglie di lavoratori (titolari e dipendenti) resta quanto mai importante e si conifida come sempre nel certosino lavoro dell’Autorità Giudiziaria e delle forze dell’ordine.