Dall’ultimo report esteso dell’Istituto superiore di sanità, arrivano segnali positivi sul miglioramento dello scenario pandemico. In esso, infatti, si legge che che i no vax hanno un tasso di ricoveri in terapia intensiva 25 volte più alto e di decessi 23 volte più elevato, rispetto a chi è vaccinato e ha ricevuto la terza dose.
Nel dossier è scritto che il tasso di ricoveri in terapia intensiva standardizzato per età, relativo alla popolazione over 12 anni, nel periodo 24/12/2021-23/01/2022 per i non vaccinati risulta circa 12 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da 120 giorni e circa 25 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster.
I no vax hanno un tasso di mortalità 23 volte più alto di un vaccinato
l’Iss, quanto alla mortalità, sottolinea che i no vax hanno un tasso di mortalità 23 volte più alto rispetto a chi ha ricevuto la dose booster. L’Istituto ha anche confermato che l’efficacia del vaccino nel prevenire l’infezione è pari al 64% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, al 52% tra i 91 e 120 giorni, e al 42% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale o pari al 66% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster.
Per quanto riguarda e l’efficacia nel prevenire casi di malattia severa, si legge su Fanpage.it, questa è pari all’88% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, al 90% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, e all’84% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni. È tuttavia pari al 94% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster.
L’Iss, nel suo report, appena pubblicato, fa un focus sui casi di reinfezione, affermando che la probabilità di reinfettarsi risulta più elevata nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con almeno una dose e negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione. Il rapporto dell’Iss ci dà buone notizie relative ai giovanissimi, dichiarando che nella fascia di età tra i zero e i 19 anni “si registra un andamento in decrescita“ delle ospedalizzazioni. Nelle ultime tre settimane, la percentuale di contagi è rimasta stabile, con un lieve miglioramento, passando dal 32% della scorsa settimana, al 31% degli ultimi sette giorni.