Rende, malore in piscina per una bambina di otto anni: accertamenti in corso al parco acquatico

Nel primo pomeriggio del 30 giugno, una bambina di otto anni ha perso la vita nella piscina del Parco acquatico “Santa Chiara” di Rende: secondo le prime ricostruzioni, potrebbe aver avuto un malore mentre era in acqua.

Rende, malore in piscina per una bambina di otto anni: accertamenti in corso al parco acquatico

Una giornata di svago si è trasformata in un evento profondamente doloroso a Rende, in provincia di Cosenza. Nel pomeriggio del 30 giugno, una bambina di otto anni ha perso la vita all’interno della piscina del Parco acquaticoSanta Chiara”.

Secondo le prime ricostruzioni, la piccola si trovava in acqua per giocare quando sarebbe stata colta da un improvviso malore che non le ha lasciato scampo. I soccorsi del 118 sono giunti con rapidità sul posto, con tre ambulanze attivate in pochi minuti. Gli operatori sanitari hanno immediatamente avviato le manovre di emergenza, purtroppo però ogni tentativo si è rivelato inutile. Le forze dell’ordine, coordinate dai Carabinieri della Compagnia di Rende, sono intervenute subito per raccogliere informazioni e testimonianze utili a comprendere l’esatta dinamica dell’accaduto.

Il clima all’esterno del parco è apparso da subito teso e carico di sgomento. Familiari e visitatori, presenti nella struttura per un pomeriggio all’insegna del divertimento, si sono ritrovati davanti a una scena che nessuno avrebbe mai voluto vedere. La notizia si è diffusa velocemente in città e ha scosso profondamente la comunità.

Sul luogo erano presenti anche i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Rende, tra cui il sindaco Sandro Principe, avvertito immediatamente dopo i fatti. La Procura della Repubblica di Cosenza, guidata dal procuratore capo Vincenzo Capomolla, ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza sull’accaduto. Saranno fondamentali le dichiarazioni dei presenti e la raccolta di ogni elemento utile a verificare eventuali responsabilità o omissioni nei protocolli di sicurezza della struttura.

Al momento, non sono stati rilasciati ulteriori dettagli ufficiali sulla dinamica precisa. Il parco acquatico “Santa Chiara” rappresenta da anni una delle mete estive più frequentate del territorio, particolarmente apprezzata da famiglie e bambini. Quanto accaduto getta una profonda ombra sull’inizio della stagione e pone interrogativi sulla sicurezza e i sistemi di sorveglianza delle piscine pubbliche, specialmente in presenza di minori. In attesa delle conclusioni delle indagini, l’intera cittadinanza si stringe attorno alla famiglia della piccola in un momento così doloroso. Il rispetto, la discrezione e la solidarietà diventano ora fondamentali. La speranza è che l’accertamento dei fatti possa avvenire con la massima chiarezza, affinché tragedie simili possano essere evitate in futuro.

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