Reggio Emilia: sparatoria in piazza del Monte

Cinque giovani feriti in una sparatoria avvenuta nella tarda serata di ieri nel centro di Reggio Emilia. Arrestato il presunto aggressore, poco più che maggiorenne.

Reggio Emilia: sparatoria in piazza del Monte

Sono le 23:30 di un tranquillo sabato sera quando, in piazza del Monte, nel pieno centro storico di Reggio Emilia, ha inizio una sparatoria che porta in ospedale cinque persone. I ragazzi coinvolti sono tutti giovanissimi, tra i 18 e i 20 anni.

È stato immediato l’intervento delle forze dell’ordine, giunte sul posto in massa tra carabinieri, polizia di Stato e municipale. I ragazzi coinvolti sono stati prontamente soccorsi e uno di loro, un ventenne, è in gravi condizioni ed è stato portato d’urgenza all’ospedale Santa Maria Nuova.

A dare il via alla lite sarebbe stata una discussione per motivi ancora non chiari, non si esclude una lite tra baby gang. A quell’ora c’erano molte persone nelle vie centrali della città e nei luoghi della movida. Dalle immagini dei video fatti dai passanti e dalle testimonianze dei presenti, emerge che un giovane ha estratto la pistola sparando contro un gruppo di coetanei dopo un’accesa discussione. Sono tutti poco più che maggiorenni i ragazzi che si sono fronteggiati in mezzo alla gente spaventata.

I poliziotti della Squadra Mobile di Reggio Emilia hanno arrestato il presunto responsabile della sparatoria che in un primo momento era riuscito a far perdere le sue tracce approfittando del fuggi-fuggi generale per divincolarsi tra la folla. L’arma che ha usato è una scacciacani di piccolo calibro modificata, risultata poi rubata. Il giovane italiano, residente in città, ora dovrà rispondere di tentato omicidio plurimo.

Sul posto è arrivato anche il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, allertato dal comandante della polizia locale, Stefano Poma. Secondo il primo cittadino l’accaduto “è un fatto molto grave che non può accadere nella nostra città. Mi auguro – continua il sindaco – che i responsabili vengano individuati quanto prima e puniti con severità, perché fatti come questo non devono accadere e vanno necessariamente stroncati sul nascere“.

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