Reggio Emilia, aperta inchiesta per 88enne morta per doccia rovente

Una donna di 88 anni malata di Alzheimer è morta in seguito alle ustioni riportate sul corpo da una doccia rovente. L'incidente è accaduto in una struttura di Reggio Emilia, la procura ha aperto un'inchiesta

Reggio Emilia, aperta inchiesta per 88enne morta per doccia rovente

Un’anziana donna di 88 anni sarebbe morta a causa di una doccia rovente mentre era ospitata in una casa di cura di Reggio Emilia. La donna era anche malata di Alzheimer e la vicenda risale all’11 novembre scorso. Sul corpo della donna sono state riscontrate varie ustioni che hanno determinato la sua morte e adesso la procura indaga per ricostruire la dinamica dei fatti e accertare le dovute responsabilità.

Da una prima ricostruzione della vicenda è emerso che la donna veniva sottoposta a una doccia da allettata perché non autosufficiente: quel giorno l’operatrice che si era occupata di lei aveva controllato la temperatura dell’acqua con il termostato, e il getto rovente sarebbe durato qualche secondo, quando la doccia era quasi finita. Il getto bollente ha provocato sulla pelle della donna un rossore, che inizialmente era stato preso per allergia, ed è stata accertata la causa quando un operatore ha controllato la doccia e si è accorto che usciva acqua rovente.

La donna è stata condotta al centro ustioni di Parma dove è però sopravvissuta fino al 22 novembre, giorno in cui è deceduta. La struttura, che si chiama “I girasoli”, ha giustificato il getto d’acqua rovente dovuto ad un guasto improvviso del teleriscaldamento che, come ha spiegato il presidente della società che gestisce la struttura Raffaele Leoni, avviene di rado.

Il presidente ha dunque assicurato che la struttura è assolutamente protetta e non c’è alcun pericolo per gli altri pazienti. La procura ha comunque aperto un’inchiesta dietro presentazione di un esposto da parte della famiglia della donna, per accertare i fatti e anche per controllare il servizio della Iren che fornisce il teleriscaldamento alla struttura.

Leoni ha dichiarato: “Da parte nostra c’è la massima collaborazione con l’autorità giudiziaria. Vogliamo capire anche noi se ci siano responsabilità. Alla famiglia abbiamo espresso il nostro cordoglio”. Il magistrato sta esaminando la relazione presentata dagli investigatori e sta appurando se c’è stato un errore umano oppure se realmente il guasto è sorto all’improvviso. Si attendono ulteriori sviluppi sulla vicenda che andranno a spiegare i fatti e stabiliranno la reale causa del decesso dell’anziana donna.

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