Rischia un anno di carcere una donna che si è rifiutata di scendere dal treno in quanto sprovvista di Green Pass. L’episodio risale al settembre scorso, in quanto dal primo settembre in Italia è stato introdotto appunto l’obbligo del Green Pass sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza. La notizia è salita alla ribalta nazionale solo ora in quanto la signora si è rivolta al Tar, che recentemente si è pronunciato affermando che la sanzione in questione va contestata di fronte al giudice ordinario e che la “compatibilità costituzionale” non può essere portata di fronte al Tar “in sede cautelare”. Questi i fatti.
Siamo a Reggio Calabria, sul treno ad alta velocità di Italo diretto a Milano. La signora, senza Green Pass, sale sul treno e si mette in viaggio quando viene fermata dagli addetti al controllo del Green Pass. La donna mostra la fotografia del risultato di un tampone antigenico che il giorno prima aveva acquistato in farmacia e che aveva eseguito con metodo fai da te. Da qui è nata una lunga discussione con il personale di bordo ed è dovuta intervenire la Polizia Ferroviaria.
Rischia il carcere
Come già detto, per il suo comportamento la donna rischia anche il carcere, in quanto la Polfer le ha contestato, oltre alla sanzione amministrativa prevista in questi casi, anche un reato di natura penale essendosi rifiutata di scendere dal convoglio. Il servizio è stato praticamente bloccato.
La donna aveva occupato un posto a sedere all’interno della carrozza sette. Il fatto, secondo quanto spiega la testata giornalistica Leggo, si sarebbe verificato proprio il primo settembre. Per motivi di privacy le generalità della donna non sono state rese note. Dovrà rispondere di interruzione di pubblico servizio.
Sicuramente nei prossimi giorni potranno consocersi ulteriori dettagli su questo assurdo episodio che si è verificato sul treno Italo. Il Green Pass, lo ricordiamo, attualmente è obbligatorio per viaggiare sui mezzi a lunga percorrenza, per sedersi ai posti interni di bar e ristoranti e per poter andare a lavoro.