Nella mattinata di ieri nella Reggia di Caserta, la residenza reale più grande al mondo per volume che è stata dichiarata patrimonio dall’UNESCO, insieme con l’acquedotto di Vanvitelli e il complesso di San Leucio, è morto uno dei cavalli delle carrozze che portano i turisti a fare un giro della struttura.
Le cause di questa morte non sono del tutto chiare, ma molto probabilmente è stato provocato dal forte calore che ha colpito la regione Campania nella giornata del 12 agosto. Il cavallo è crollato dinanzi agli occhi increduli e spaventati dei turisti composti da bambini e dagli adulti che passeggiavano lungo i viali del palazzo vanvitelliano.
Pioggia di polemiche sui social
Uno dei primi ad intervenire su questa vicenda è l’Ente nazionale per la protezione degli animali (ENPA) che ha immediatamente attaccato l’organizzazione. Massimo Pigoni, vicepresidente dell’associazione, rivela di essere pronto a combattere nelle sedi opportune per dire basta a queste crudeltà.
Con un comunicato scritto dall’Enpa vengono riportati anche le parole di Massimo Pigoni: “È assurdo che al giorno d’oggi ancora si utilizzino gli animali per queste finalità, attività non più accettabili anche alla luce delle ormai accreditate conoscenze scientifiche ed etologiche che dimostrano senza ombra di dubbio che gli animali soffrono e patiscono esattamente come noi. L’Enpa combatterà questa battaglia di civiltà con tutti i mezzi a disposizione. In un Paese civile le botticelle dovrebbero scomparire immediatamente e per sempre”.
Invece Francesco Emilio Borrelli, il consigliere regionale campano di Europa Verde, la lista elettorale che si è formata dall’unione della Federazione dei Verdi con Possibile ed i Verdi del Sudtirolo, ha rivelato di essere pronto a denunciare il titolare della carrozza, chiedendo ordinanze a tutti i comuni per mettere fine a tutto ciò. Infine, conclude con una richiesta: “Con le condizioni di caldo estremo dei prossimi giorni i cavalli non devono circolare”.