Ravenna, morto di Covid un operatore sanitario del 118: era completamente vaccinato

Si tratta di Gabriele Gazzani, operatore sanitario di Ravenna che lo scorso 27 dicembre si sottopose al vaccino anti Covid. Fu tra i primi sanitari italiani a ricevere il siero. Forse il contagio è avvenuto sul lavoro.

Ravenna, morto di Covid un operatore sanitario del 118: era completamente vaccinato

Non ce l’ha fatta Gabriele Gazzani, l’operatore del 118 di 61 anni che recentemente era risultato positivo al Covid-19. Al momento non è chiaro da dove sia partito il contagio, anche se l’ipotesi più probabile resta quella che l’uomo abbia contratto il coronavirus Sars-CoV-2 sul posto di lavoro. Gazzani fu tra coloro che lo scorso 27 dicembre si sottoposero alla prima iniezione del siero di Pfizer. Era completamente vaccinato, ma nonostante questo la malattia ha avuto la meglio. 

“Si era vaccinato eccome, da molto tempo: e lui diceva che periodicamente si sottoponeva anche a tampone. Ma si vede che doveva andare così” – così ha affermato al quotidiano Resto del Carlino la sorella dell’operatore sanitario deceduto. Tra i ricoverati per Covid in ospedale c’è adesso il fratello, anche lui operatore sulle ambulanze del 118. La sorella ha riferito che il fratello sta bene, ma adesso psicologicamente per lui è dura dopo aver saputo del decesso del fratello. 

Vaccinato da nove mesi

Gabriele si era quindi vaccinato nove mesi addietro. La sorella ha dichiarato ai media nazionali di averlo sentito circa una settimana fa, poi le sue condizioni di salute sarebbero peggiorate in seguito ad una complicazione. Prima era ricoverato nel reparto di Pneumologia all’ospedale Santa Maria delle Croci.

Su Facebook tutti lo ricordano con affetto. “Avevi un cuore immenso come nessun altro aveva!!! Il 118 è stata la tua rivincita e uno smacco a molte persone, quanto ho insistito perché tu accettassi, solo io lo so!! Mancherai tanto Gabri, non sai quanto!!! Ora canta da lassù assieme a tua mamma che tanto amavi!!!” – così ha scritto un suo amico a mezzo social. 

La sorella ha anche dichiarato che gli stessi sanitari dell’ospedale avevano detto alla famiglia che il loro Gabriele era stabile, ma poi le condizioni sono peggiorate fino al decesso all’improvviso. I parenti non si sono potuti recare presso il nosocomio per visitare il loro congiunto a causa delle restrizioni del virus. 

 

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