Ravenna, Franco muore di Covid a 53 anni: il racconto straziante del figlio Antonio

Franco Di Mauro, dipendente della Marcegaglia di Ravenna, è stato stroncato dal Covid lunedì. A raccontare la sua storia il figlio Antonio, di cui l'uomo andava fiero.

Ravenna, Franco muore di Covid a 53 anni: il racconto straziante del figlio Antonio

Domani, 14 maggio, avrebbe compiuto 53 anni ma la sua è stata una morte agghiacciante, sconvolgente. Franco Di Mauro, dipendente della Marcegaglia di Ravella, in salute, senza alcuna patologia, è stato stroncato dal Covid, non è riuscito a sconfiggere il suo nemico che lo aveva colpito a fine marzo.

Di Mauro è stato ricovero in ospedale a Ravenna ma le sue condizioni, apparse inizialmente migliorate, sono diventate nuovamente e irriversibilmente critiche, fino al trasferimento in terapia intensiva a Lugo e al suo decesso, avvenuto lunedì, mentre mercoledì è stato sepolto nella tomba di famiglia. 

La disperazione del figlio Antonio

Antonio, il figlio pasticcere di cui tanto Mauro era orgoglioso, racconta di essere stato il primo ad ammalarsi, poi è toccato al padre e poi alla madre, che lavora all‘Istituto delle Suore di Carità di Santa Giovanna Antida Thouret di Cervia, dove nei mesi scorsi si è innescato un focolaio di Covid che ha portato alla morte di 11 suore.

Antonio aveva la febbre a 38, Mauro quasi a 40, fino a che la saturazione non ha iniziato a scendere e sono subentrate le difficoltà respiratorie che hanno reso necessario il ricovero. Purtroppo Mauro non è riuscito a reagire a nessuna cura ed è stato attaccato alle macchine fino a lunedì quando è morto. L’uomo si era negativizzato ed ha potuto essere salutato dai familiari, compresa la madre, salita appositamente dalla Campania per vedere per l’ultima volta suo figlio. 

L’appello dell’amico 

Aniello Carotenuto, sindacalista amico fraterno del defunto, lo descrive come un uomo che pensava solo al lavoro, alla famiglia e alla casa; un uomo buono, generoso, umile, sempre disposto a dare una mano a tutti, Con lui nel 2003 si era trasferito dalla Campania a Ravenna in cerca di un impiego. Aniello lancia un appello forte: “A chi dice che il Covid non esiste o che lo prende solo chi è già malato dico non è così. Franco era giovane e sanissimo. Vaccinatevi, è importante, farlo è l’unico modo per andare avanti”. 

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