Tre ladri hanno rubato un paio di scarpe per uno di loro che ne aveva bisogno.
Un uomo di 34 anni, infatti, da tempo oramai girava con le scarpe bucate dal momento che non aveva né soldi né un lavoro per procurarseli. L’uomo si era anche umiliato ad alcuni enti di beneficenza per chiedere un paio di scarpe, ma nessuno aveva provveduto a fargliele avere. Così ha pensato all’unico modo più veloce e senza dubbio sicuro per procurarsele: rubarle. Ed è quello che ha fatto ieri sera con la complicità di due amici: l’uomo è entrato in un centro commerciale di Ravenna dove ha rubato un paio di Timberland e anche un rasoio. Purtroppo i tre sono stati colti sul fatto e sono stati arrestati.
L’uomo è originario di Monza mentre la compagna, 26 anni, è originaria di San Gavino Monreale ma i due risiedono a Ravenna presso alcuni amici. A compiere il furto insieme alla coppia c’era anche un uomo di 40 anni, di Comacchio. Ad accorgersi degli strani movimenti dei tre in mezzo agli scaffali del negozio è stata la sorveglianza, e il furto è stato scoperto visionando le telecamere. Infatti il complice aveva portato la scatola di scarpe nel camerino e l’aveva lasciata lì dentro. Poi è entrato l’altro ragazzo scalzo, ha indossato le scarpe dopo aver tolto il segnalatore antitaccheggio e ha nascosto le scarpe vecchie nella borsetta della compagna.
I giovani hanno pagato alla cassa solo della cioccolata ma proprio nell’attimo di uscire sono stati bloccati dalla vigilanza, che si era accorta del furto e li ha scoperti. Nel negozio è subito sopraggiunta la polizia che ha arrestato i tre ladri. Ad addossarsi la responsabilità del furto è stato il giovane di 34 anni, che ha spiegato la sua situazione al giudice Corrado Schiaretti, che era tuttora disoccupato e non aveva soldi per cambiare le scarpe bucate, e di come anche le associazioni gli avevano negato la possibilità di averne un paio nuove.
A difendere la causa dei tre ladruncoli è stato il legale Gerardo Grippo, che ha ottenuto la rimessa in libertà dei tre con rinvio dell’udienza a metà marzo. Ai tre complici è stato però imposto di risarcire il danno e di svolgere qualche mese di volontariato presso qualche associazione.