La polizia stradale ha arrestato due uomini, rispettivamente un 27enne di Porretta Terme e un 39enne domiciliato a Medicina, nel corso di una rapina al casello autostradale di Faenza.
La Polstrada stava tenendo sotto controllo quel casello, dopo la frequenza di rapine a vari caselli autostradali tra le province di Bologna e Ravenna.
Dei due arrestati, che ora si trovano nel carcere di Ravenna, l’uomo di 39 anni è un ex investigatore privato, ed è probabilmente seguendo gli accorgimenti adottati da quest’ultimo che i due malviventi hanno agito durante la rapina al casello autostradale di Faenza.
I due uomini, infatti, sono arrivati di notte in sella ad uno scooter Scarabeo Aprilia, rubato lo scorso mese di gennaio nel capoluogo emiliano, e a cui era stata apposta una targa trafugata ad un altro veicolo, hanno parcheggiato lungo una delle stradine laterali che si trovano in vicinanza del casello autostradale preso di mira, e hanno percorso la breve distanza camminando senza apparentemente destare sospetti.
Quindi, sono entrati nel casello utilizzando una chiave speciale di cui era in possesso l’ex investigatore privato e, incappucciati e muniti di pistola scacciacani e fascette di plastica, hanno immediatamente minacciato e immobilizzato il casellante.
I due uomini però erano ignari del fatto che proprio quel casello si trovasse sotto il controllo della polizia stradale, dopo i recenti colpi messi a segno ad altri caselli autostradali tra Bologna, Ravenna, e le rispettive province.
Il ragazzo di 27 anni e l’uomo di 39 sono ora sospettati dagli investigatori anche di essere gli esecutori materiali di altre rapine a caselli autostradali, tutti probabilmente eseguiti seguendo le stesse modalità operative: una di queste è stata messa a segno al casello di Sasso Marconi, ben tre al casello Arcoveggio, e un’altra ancora a Faenza, per un bottino totale che ammonta a 50 mila euro.