Il celebre attore Raoul Bova è stato condannato dal Tribunale di Roma ad un anno e sei mesi di reclusione per evasione fiscale: la Procura capitolina aveva chiesto un anno di detenzione per “dichiarazione fraudolenta mediante artifici”. Secondo i pm Raoul Bova, difeso dall’avvocato Giulia Bongiorno, avrebbe trasferito alcune spese della società che gestisce la sua immagine, la Sammarco Srl, utilizzando trucchi finanziari, simulando la cessione di alcuni diritti sui film allo scopo di ottenere sgravi fiscali e pagare un’aliquota Iva più bassa, eludendo il fisco.
Avrebbe evaso 680 mila euro tra il 2005 e il 2011. A Bova sono stati concessi la non menzione e la sospensione della pena: non farà un giorno di carcere. L’attore è stato ritenuto colpevole per un singolo capo d’imputazione, le contestazioni a suo carico erano state rigettate due volte dalla Commissione Tributaria.
Deve restituire al fisco circa un milione e mezzo a causa degli interessi maturati negli anni. Per le finte transazioni non giustificate sul conto della società di Raoul Bova e della sorella, che posseggono rispettivamente il 20% e l’80% delle quote, la procura aveva sollecitato al gip il sequestro di beni immobili per un valore che si avvicinava a un milione e mezzo di euro: la Cassazione aveva annullato tale provvedimento preventivo, predisponendo la riapertura delle indagini.
Davanti al giudice monocratico del Tribunale di Roma sono imputate anche la sorella, Daniela, per la quale è stata chiesta una condanna ad un anno e quattro mesi, e l’ex moglie Chiara Giordano, per la quale è stato chiesto un anno di carcere.
Di recente abbiamo visto Raoul Bova al cinema in “Sei mai stata sulla Luna” di Paolo Genovese: dopo numerose commedie, si è detto lieto di aver recitato in un film drammatico come “La scelta” di Michele Placido, assieme ad Ambra Angiolini, dove si affronta il tema di una coppia in attesa di un figlio probabile frutto di violenza.