Ricorderemo tutti l’atroce morte di Evan Lo Piccolo, un bimbo di quasi 2 anni, deceduto il 17 agosto 2020 in seguito alle botte ricevute in casa dal compagno della madre, Salvatore Blanco.
L’uomo è stato dichiarato capace di intendere e volere, dopo la perizia psichiatrica a cui è stato sottoposto, così come richiesto, l’8 ottobre scorso, nel corso dell’udienza che si è tenuta in Corte d’Assise a Siracusa. Nel processo per il decesso del piccolo è coinvolta anche la 25enne Letizia Spatola, madre della giovane vittima, , rinviata a giudizio, e agli arresti domiciliari, con l’accusa di omicidio.
Il decesso del piccolo Evan
Secondo i consulenti della Procura di Siracusa, che hanno depositato la relazione sull’autopsia effettuata sul corpicino martoriato del piccolo Evan Giulio Lo Piccolo, di Rosolini, nel Siracusano, morto il 17 agosto scorso dopo il suo arrivo in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Modica, (Ragusa), il bimbo sarebbe morto per una grave insufficienza cardio-respiratoria da broncopolmonite da aspirazione, presumibilmente a causa dalle lesioni subite.
Secondo la Procura l’uomo più volte avrebbe compiuto violenze nei confronti del bimbo.La madre invece pur sapend,o avrebbe tenuto nascosti questi episodi. E’ possibile ipotizzare che le cause del decesso potrebbero essere riconducibili a frequenti e ravvicinati episodi di perdita di coscienza del soggetto.Secondo i periti il minore presentava vistose ecchimosi sia sull’arcata sopracciliare sinistra, sia all’altezza della schiena ed evidenziavano un solco sul collo, riconducibile verosimilmente a segni di violenza quando è arrivato all’ospedale di Modica. E la Tac avrebbe rivelato la presenza di pregressa frattura al terzo medio della clavicola sinistra e mostrato esiti di fratture alle costole
Le conclusioni del perito
Nelle conclusioni del perito, riportate da Fanpage.it, si legge: “si ritiene Salvatore Blanco, affetto da pregresso disturbo psicotico breve, che da circa 5 anni a oggi si configura in remissione, in grado di partecipare coscientemente al processo”, Inoltre, è specificato ancora nel testo, “dal dicembre 2019 all’agosto 2020, arco temporale in cui si sarebbero verificati i fatti di cui è imputato, si ritiene fosse totalmente capace di intendere e di volere per l’assenza di alterazioni psicopatologiche tali da configurare una infermità psichica rilevante ai fini forensi”. Il prossimo appuntamento in aula è il 7 gennaio, quando verrà sentito lo psichiatra.