Ragazzo con turbante sikh non può scendere in campo e la squadra protesta

L'episodio è accaduto sabato a Bergamo: l'arbitro ha vietato al ragazzo col copricapo sikh di scendere in campo ed è scoppiata la protesta. I ragazzi del Villongo hanno smesso di giocare a metà gara. Fip di Bergamo dispiaciuta

Ragazzo con turbante sikh non può scendere in campo e la squadra protesta

Un giovane indiano del Villongo, non ha potuto partecipare alla sfida del campionato giovanile bergamasco in programma sabato scorso perché portava il turbante. A riportare la notizia è L’Eco di Bergamo, che ha pubblicato come l’arbitro di Roosters Presezzo-Sebino basket Villongo ha impedito al ragazzo di prendere parte al campionato perché indossava il copricapo dei sikh.

Per protestare contro il regolamento e la decisione del direttore la squadra alla fine del primo tempo ha lasciato il campo. Adesso sarà la Fip a decidere se la partita sarà data persa per Villongo. Riccardo Paris, responsabile del settore giovanile del Villongo, ha dichiarato dispiaciuto: “Il nostro giocatore scende in campo con il turbante da cinque anni e nessuno aveva mai avuto da ridire. Non era mai successo prima e speriamo che non succeda più. Ho girato all’arbitro un articolo in cui si spiega che la Fiba ha autorizzato l’uso di copricapi religiosi tra dilettanti e giovani, proprio per incentivare il basket. Poi gli ho anche scritto che è bene distinguere tra professionisti superpagati e giovani che pagano per giocare. Il regolamento va interpretato con intelligenza, altrimenti si rischia di rovinare lo sport”.

Più precisa è l’affermazione di Germano Foglieni, responsabile della federazione basket per le province di Bergamo, Sondrio e Lecco, che ha ritenuto giusta la considerazione dell’arbitro ma sbagliata l’interpretazione della norma perché non facendo giocare il ragazzo ha provocato divisioni inaccettabili. Foglieni ha anche sottolineato che l’estate scorsa ha proibito tutti i copricapi più spessi di 5 cm ma poi ha emanato una circolare in cui invitava alla tolleranza per quanto riguarda le categorie non professionistiche e giovanili.

Il ragazzo finora ha sempre preso parte alle partite, e la vicenda di sabato, che ha trovato come giudice un arbitro forse troppo pignolo, è stata pesante. Così la squadra, per solidarietà verso il loro compagno e per protesta ha abbandonato il gioco a metà gara, e l’arbitro potrebbe anche chiedere la sconfitta del Villongo a tavolino, anche perché la squadra stava perdendo.

La cosa bella è stata la solidarietà anche della squadra avversaria, i ragazzi del Presezzo, che hanno continuato a giocare in modo amichevole con il ragazzo in campo dopo che l’arbitro era andato via. Foglieni ha detto:“Aspetteremo il referto e lo invieremo al giudice sportivo, che speriamo decida con il buonsenso che è mancato in precedenza”.

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