Una ragazzina 17enne lo scorso agosto, si è presentata alla Questura di Cremona, denunciando il padre con queste parole: “Nostro padre è violento, picchia la mamma, siamo tutte terrorizzate. È un padre padrone”.
La giovane ha raccontato una quotidianità fatta di botte, insulti e minacce di cui sono state vittime anche le sorelle, oltre che lei, ma soprattutto la madre.
I provvedimenti nei confronti del padre padrone
L’uomo di 35anni, a seguito della denuncia della figlia, come riportato dal quotidiano “Il Corriere della Sera”, non potrà più entrare in casa poichè nei suoi confronti è stato emesso il divieto di avvicinarsi entro i 500 metri. Lo ha stabilito il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cremona su richiesta del pubblico ministero Chiara Treballi.
La 17enne ha raccontato che, una volta, il padre ha spintonato la madre, lesionandole i menischi e che un’altra volta l’ha picchiata, dopo che la donna era rientrata dall’ospedale, facendole saltare tutti i punti di sutura. L’uomo ha, inoltre, pesantemente insultato le figlie. Quella di 11 anni è stata aggredita per aver lasciato una macchia sulla pentola dopo aver lavato i piatti.
E se non fosse stato per la 17enne, la più grande di tre sorelle, in quella famiglia le violenze sarebbero andate avanti ancora. Perché da tempo l’uomo alzava le mani sulla moglie. Ma lei, in tutti questi anni ha, invece, alzato un muro di omertà. Si è addirittura rifiutata di denunciarlo, nonostante l’escalation di botte, violenze e soprusi.
Ora il padre padrone, un uomo dell’Est Europa, 35 anni, non può più mettere piede in casa. È stato allontanato. E ha il divieto di avvicinarsi entro i 500 metri da moglie e figlie. L’indagine è cominciata quel giorno di fine agosto, partendo proprio dai racconti di una figlia disperata che ha riempito pagine di verbale. Gli uomini del dirigente Marco Masia hanno ricostruito un quadro familiare «preoccupante». Nelle carte dell’inchiesta si racconta di «condotte gravemente denigratorie e pericolose».
Un’altra donna minacciata
A Ostiano, in provincia di Cremona, un’altra donna è stata aggredita e minacciata dal marito. L’uomo, di 39 anni, l’ha picchiata con calci e pugni, per poi minacciarla con un coltello. E’stata la moglie a trovare la forza di denunciarlo, riuscendo a chiamare i carabinieri. L’uomo è stato sottoposto a fermo, mentre la donna è stata trasferita in ospedale dove è stata dimessa con una prognosi di 10 giorni a causa delle ferite riportate.
L’invito della polizia è di denunciare. In soccorso delle donne in difficoltà, vittime di violenza di genere, la polizia è tornata nei mercati con i gazebo. Si distribuiscono i volantini, si intercettano possibili vittime. “Lo facciamo per dire alle donne che noi, se hanno bisogno, ci siamo”, ha detto il questore Carla Melloni.