La tradizionale classifica sulla qualità della vita in Italia, elaborata dal “Sole 24 Ore“, ha rivelato i dati più aggiornati per il 2025, confermando un netto divario tra Nord e Sud e fra le diverse fasce generazionali. Al vertice della graduatoria si trovano città del Nord Est e dell’Emilia-Romagna, mentre Roma, Milano e Napoli mostrano indicatori preoccupanti soprattutto per i giovani.
Lecco si conferma la migliore città per crescere i bambini, mentre Gorizia primeggia per la qualità della vita dei giovani tra i 18 e i 35 anni. Bolzano si distingue invece per il benessere degli anziani, classificandosi anche al secondo posto per i giovani. Questi risultati emergono da una complessa indagine che prende in considerazione 90 indicatori suddivisi in sei macro categorie: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e salute, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero. Nel dettaglio, Bolzano guida la classifica per gli over 65, seguita da Treviso, Trento, Como e Cremona, mentre le province del Sud, come Messina, Vibo Valentia e Reggio Calabria, chiudono la graduatoria in questa categoria.
Tra i giovani, Gorizia si conferma per il secondo anno consecutivo la città con la migliore qualità di vita, grazie a una vivace offerta culturale e a buone opportunità lavorative. Segue Bolzano, segnalata per la sua qualità ambientale e i servizi, e poi Cuneo, Trieste e Ferrara. La situazione diventa critica per le grandi metropoli come Roma, che si posiziona all’ultimo posto per i giovani, al 107esimo posto su 107 province analizzate. A penalizzare la Capitale sono diversi fattori, fra cui una percezione diffusa di insicurezza, elevati tassi di sinistri stradali notturni, scarsa offerta di aree sportive e difficoltà legate ai costi abitativi e alle condizioni socioeconomiche che ostacolano scelte fondamentali come sposarsi e fare figli.
Milano non fa molto meglio, collocandosi al 101esimo posto. In generale, anche Napoli presenta criticità, in particolare per i giovani, che si aggiungono alle difficoltà già note nella qualità della vita per i bambini e gli anziani. La città di Lecco spicca per la qualità della vita dei più piccoli, con un ambiente sano, servizi efficienti e un tessuto sociale che favorisce la crescita. Siena, Aosta, Trento e Trieste completano la top five, mentre in fondo alla classifica si trovano città del Sud come Palermo, Crotone e Trapani, segnate da difficoltà strutturali e sociali.
Particolarmente interessante è il caso di Gorizia, capitale europea della cultura transfrontaliera insieme alla gemella slovena Nova Gorica. La città si distingue per l’offerta culturale, la capacità di attrarre posti di lavoro stabili e per indicatori demografici positivi, come l’età media al primo parto, tra le più alte del Paese, sintomo di una società che offre condizioni favorevoli alla famiglia.