Proteste dei ristoratori a Roma, Viminale: "Inammissibili violenze sugli agenti"

A dirlo il Ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, che condanna quanto avvenuto ieri in Piazza Montecitorio e in altre città italiane. Per gli investigatori le proteste sono state strumentalizzate da gruppi estremisti, sale la tensione sociale.

Proteste dei ristoratori a Roma, Viminale: "Inammissibili violenze sugli agenti"

Se la pandemia da Covid-19 continua a far sentire i suoi effetti in tutto il mondo, anche la tensione sociale a causa delle continue restrizioni pare stia per esplodere. Lo dimostrano i fatti di ieri 6 aprile e quanto avvenuto in Piazza Montecitorio a Roma, dove alcuni manifestanti si sono riuniti sotto al palazzo dove ha sede la Camera, intonando parole di disappunto verso l’Esecutivo.

La situazione è degenerata quando un gruppo di facinorosi, si parla di una decina di persone, ha tentato di sfondare il cordone della Polizia di Stato, che in tenuta anti-sommossa proteggeva la sede della Camera. Nei tafferugli due agenti sono rimasti feriti e sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere. Sulla vicenda è intervenuto il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, la quale ha riferito che la violenza sugli agenti è “inamissibile”

“Tutte le nostre forze di polizia stanno operando con grande professionalità, equilibrio e senso di responsabilità di fronte all’evidente disagio delle categorie economiche più colpite dalla grave crisi innescata dalla pandemia che merita la doverosa attenzione del Governo” – queste sono le parole della ministra, che condanna quindi quanto avvenuto a Roma. La Lamorgese ricorda a tutti che in questo momento bisogna restare tutti uniti, e non ci si può permettere che ragioni di protesta diventino sede di comportamenti violenti che esasperano ancora di più la delicata situazione in cui si trova il Paese. 

Indagini in corso sulle violenze

Le autorità hanno già cominciato le indagini su quanto accaduto ieri a Roma. La Polizia ha fermato e identificato sette persone. Secondo quanto riferiscono fonti investigative sembra che tra i manifestanti si sarebbero infiltrati diversi gruppi di estremisti, i quali avrebbero avuto l’obiettivo di strumentalizzare una protesta che era comunque nata in modo pacifico. I commercianti stavano esprimendo il loro disappunto, quando all’improvviso qualcuno ha dato in escandescenza. 

Già nei mesi scorsi l’allora capo della Polizia, Franco Gabrielli, inviò una circolare ai prefetti affermando che c’era il rischio di tensioni sociali, le quali potevano essere oggetto di strumentalizzazioni da quelle frange più estreme della popolazione. Ieri a Roma erano presenti esponenti dell’estrema destra, CasaPound in particolare, che hanno voluto sostenere ristoratori e commercianti nel loro sit-in. “Crediamo che sia necessario ribellarsi ai Dpcm che calpestano il diritto al lavoro. Quella di oggi è una protesta sacrosanta” – così ha detto dal palco Luca Marsella, candidato sindaco a Ostia proprio con CasaPound.

A Roma un manifestante si è vestito come Jack Angeli, il “vichingo” che insieme ad un centinaio di persone ha assaltato il Campidoglio a Washington negli scorsi mesi. “Siamo esasperati. Nessuno ci ha mai ascoltato. Mi sono dovuto vestire da pagliaccio per attirare l’attenzione. Spero che ora qualcuno si accorga di noi e ci ascolti. Ho dovuto pagare gli strozzini per pagare i dipendenti” – così ha detto questa persona alla stampa nazionale. L’uomo travestito da “vichingo” in Piazza Montecitorio era un ristoratore di 51 anni, che in questi mesi sta subendo come tanti suoi colleghi, la crisi economica causata dalla pandemia.

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