Protesta a Tor Sapienza, immigrati trasferiti nella notte

Atti di violenza tra cui alcuni cassonetti bruciati a pochi metri dal centro di accoglienza di via Morandi. L'assessore Francesca Danese ha fatto trasferire 40 immigrati in una struttura in zona Aurelia

Protesta a Tor Sapienza, immigrati trasferiti nella notte

Non si placano le proteste nella periferia di Tor Sapienza, e continui incidenti mostrano segni di insofferenza per la situazione degli immigrati: viale De Chirico è stato chiuso, tre cassonetti sono stati spostati in mezzo alla strada e poi bruciati, copertoni dati alle fiamme.

Sale nuovamente la rabbia a Tor sapienza, a pochi mesi di distanza dall’aggressione ai rifugiati del centro di accoglienza di via Morandi, e finora c’è stata solo una tregua apparente. La portavoce del comitato Tor Sapienza-Morandi, Sandra Zammataro, ha dichiarato che  il Campidoglio non ha ancora trovato la soluzione per questo problema così importante, che riguarda tanti aspetti, tra cui a le occupazioni abusive, il centro di accoglienza e dei campi rom.

La portavoce dice: “Chiediamo che al più presto il Comune di Roma trovi una soluzione per il palazzo di sette pieni che fino ad oggi è ancora un centro di accoglienza e che rischia di diventare una nuova sede di occupazione, riproponendo lo stesso tipo di problema. Gli animi sono esasperati ed anche per chi si trova nei comitati è difficile gestire questo malessere”.

Francesca Danese, l’assessore alle Politiche sociali, ha prontamente risposto: “Per salvaguardare l’incolumità e la dignità dei 40 ospiti del centro di accoglienza di via Morandi a Tor Sapienza, ho predisposto il loro trasferimento già da questa sera. Si tratta di una soluzione provvisoria in attesa di quella definitiva, alla quale stavo già lavorando”.

Detto fatto: 40 immigrati su 44 che al momento risiedevano nella struttura di via Morandi sono stati trasferiti durante la notte in una struttura sita in zona Aurelia. Rimane sorvegliata però Tor Sapienza, e diversi carabinieri sono rimasti sul posto per evitare tensioni con i residenti. L’assessore Danese ha detto che Tor sapienza è una sorta di sconfitta per Roma, ma è lieta che gli immigrati avranno un posto migliore dove abitare. L’assessore ha concluso dicendo: “Non meritano questa situazione né loro né i residenti. Spero che questa città sappia accogliere in maniera diversa”.

Riguardo alle tensioni nel quartiere l’assessore  ha ribadito che esclude che i cassonetti siano stati bruciati dai comitati di quartiere, e ritiene che chi ha compiuto questi atti violenti è gente estranea al quartiere, gente di destra che vuole solo attaccare il lavoro del Comune.

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