Pronto soccorso: via i colori, arrivano i numeri

La gestione dei casi di pronto soccorso si prepara a cambiare. Le priorità finora classificate mediante colori adesso verranno gestite tramite dei numeri al fine di riconoscere meglio le priorità e ridurre le attese.

Pronto soccorso: via i colori, arrivano i numeri

Risale a qualche giorno il documento, adesso alla firma della direzione generale del ministero della Salute e successivamente in attesa del via libera della conferenza stato-regioni, che aggiorna le procedure da attuare in pronto soccorso. Esso mira al miglioramento della gestione dei singoli casi e valorizza la figura dell’infermiere che, grazie a corsi di formazione specifici, diverranno “esperti del triage”. 

Si tratta di una riforma abbastanza importante e rivoluzionaria, in quanto le procedure e le linee guida del triage intraospedaliero erano ferme al 2001. 

Dopo 15 anni si dice addio ai coldici colorati, bianco, verde, giallo e rosso, ed entrano in scena i codici numerici. I primi, infatti, risultavano ormai inadeguati e si accavallavano anche ai nuovi codici “argento” per gli anziani e “rosa”per le vittime di violenza. 

Mediante i nuovi codici numerici, entro cinque minuti chi arriverà in pronto soccorso si vedrà assegnare da un infermiere esperto, un numero che potrà andare da uno a cinque: il numero 1 per le emergenze in cui sono compromesse una o più funzioni vitali; il numero 2 quando vi è la compromissione di una funzione vitale ma il paziente è stabile; il numero 3 per le urgenze differibili, cioè quando il paziente è stabile ma ha bisogno di interventi complessi; il numero 4 per le urgenze minori e il numero 5 per le “non urgenze”, paragonabile al codice bianco. 

In questo modo i tempi di attesa dovrebbero essere più che dimezzati, inoltre, mentre aspetta il proprio turno, l’utente verrà spesso rivalutato, ed un eventuale cambiamento delle proprie condizioni porterà ad una modifica del codice numero posseduto. 

Come si è potuto notare, la figura dell’infermiere esperto, fa da protagonista. Saranno infatti autorizzati a somministrare farmaci, iniziare i trattamenti necessari e fare prelievi. A questo proposito per diventare infermiere di triage occorrerà aver lavorato già in pronto soccorso per almeno 6 mesi, frequentare un corso teorico di almeno 16 ore ed essere affiancati da un tutor per almeno 36 ore. Inoltre bisognerà aggiornarsi continuamente e frequentare corsi specifici, come il soccorso pediatrico, per cui sono previste delle procedure particolari.  

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