Professoressa presa a pugni dal genitore di uno studente: "Voto troppo basso"

Una docente di una scuola media del Salento è stata picchiata dalla madre di un suo alunno, dopo l'incontro scuola-famiglia, a causa del voto messo in pagella.

Professoressa presa a pugni dal genitore di uno studente: "Voto troppo basso"

Una donna di 47 anni ha aggredito l’insegnante del figlio, rea di aver messo un voto troppo basso in pagella, dopo l’incontro scuola-famiglia. La sufficienza è apparsa agli occhi del genitore un’ingiustizia, in considerazione dei risultati sempre molto brillanti e dei voti alti ottenuti dal figlio nelle altre materie. 

Ancora una volta si registra un caso di aggressione ai danni di un docente, colpevole, se così si può dire, di aver giudicato con una sufficienza il rendimento di un alunno. I fatti, come è stato raccontato dal Corriere Salentino, sono avvenuti l’8 aprile scorso in una scuola media di Castrignano del Capo (nel Salento), dopo il consueto incontro tra i genitori ed il corpo docenti per l’aggiornamento sul rendimento scolastico degli alunni. 

Durante il colloquio la madre del ragazzo ha sottolineato il fatto che il figlio ha sempre avuto un ottimo rendimento in tutte le materie, ma l’insegnante ha mantenuto la sua posizione, facendo presente lo scarso rendimento ottenuto dallo studente nell’ultimo periodo. Secondo la docente l’alunno non avrebbe studiato, ed in aggiunta avrebbe evitato le interrogazioni ed assunto un comportamento inopportuno. 

La situazione è però degenerata. La madre del ragazzo non ha voluto ascoltare ed accettare le ragioni dell’insegnante, che è stata colpita con dei pugni dal genitore. La docente è stata trasportata in ospedale, dove le sono state assicurate le cure del caso ed è stata refertata. In conseguenza ai fatti, la professoressa ha deciso di sporgere denuncia contro il genitore del suo studente. 

Nel frattempo anche la madre dell’alunno ha sporto denuncia contro la docente accusandola di calunnia, diffamazione e maltrattamenti. Quest’ultimo procedimento è stato però archiviato dal giudice delle indagini preliminari, motivando la sua decisione come segue: “L’insegnante si è limitata a dire ai due l’andamento scolastico del figlio minore, comprese le valutazioni negative del caso“.

Continua a leggere su Fidelity News