Un docente dell’Università degli studi di Camerino, e precisamente della sede di Matelica, è stato posto agli arresti domiciliari per molestie a sfondo sessuale che si presume essere avvenute nell’arco di tempo che va tra il 2011 ed il 2013.
A far partire le indagini è stata una segnalazione fatta i primi del novembre scorso all’Università di Camerino da parte di uno studente, il quale dichiarava di aver subito molestie e richieste a sfondo sessuale da parte del professore. Il ragazzo ha portato come prova della sua buona fede una registrazione in cui si può chiaramente sentire il professore in questione chiedere esplicite azioni a sfondo sessuale, come toccare o altro.
L’Università ha subito presentato formale esposto agli organi competenti, allegando documentazione e file audio, per richiedere l’accertamento di fatti ed atteggiamenti tenuti dal professore. Proprio oggi il Gip di Macerata Enrico Zampetti ha emesso un provvedimento restrittivo condannando l’uomo agli arresti domiciliari.
Infatti in questi mesi le indagini hanno portato alla luce il fatto che lo studente non era stato l’unico a subire violenze, ma insieme a lui ben altri sei studenti sono stati confermati vittime dell’uomo. Ad incastrarlo, oltre alla registrazione, ci sono delle mail dal contenuto inequivocabile contenute nella casella di posta dell’uomo. Inoltre fra gli elementi d’accusa è presente anche un referto medico che attesta lo stress psichico dal quale una delle sue vittime è affetto in seguito agli incresciosi eventi.
In seguito all’arresto l’Università di Camerino ha pubblicato una nota in cui si legge che a seguito della notifica dell’esito delle indagini sul comportamento tenuto dal singolo docente, l’Università ha provveduto all’immediata sospensione dal servizio dello stesso. Inoltre viene reso noto che l’Università stessa ha avviato un processo interno utile a stabilire le sanzioni disciplinari dovute, e quindi le ripercussioni che il fatto avrà sulla carriera del docente.
Infatti già in una nota antecedente veniva scritto che “L’ Università ripone totale fiducia nell’operato delle autorità inquirenti e ribadisce che la tutela degli studenti, della loro serenità e della loro salute è al primo posto, al centro di ogni obiettivo ed attività ed è prioritaria.”