Profanazione a San Pietro: uomo urina sull’altare della Confessione

Un uomo ha urinato sull’altare della Confessione nella basilica di San Pietro durante il Giubileo 2025, subito bloccato dalla gendarmeria vaticana, richiamando l’attenzione sulla sicurezza e la tutela dei luoghi sacri.

Profanazione a San Pietro: uomo urina sull’altare della Confessione

Venerdì 10 ottobre la basilica di San Pietro è stata teatro di un episodio insolito e disturbante: un uomo ha raggiunto l’altare della Confessione, situato sotto il celebre Baldacchino del Bernini, e ha urinato davanti ai fedeli presenti. L’azione è avvenuta intorno alle ore 9, durante la visita dei pellegrini per il Giubileo 2025, in una delle aree più simboliche della basilica, sede della Porta Santa.

La scena, immediatamente immortalata con smartphone dai presenti, ha fatto rapidamente il giro dei social network, suscitando stupore e indignazione tra chi si trovava sul posto. L’intervento della gendarmeria vaticana è stato immediato: gli agenti hanno bloccato l’uomo e lo hanno condotto via, ristabilendo l’ordine all’interno della basilica. Molti si sono chiesti come sia stato possibile per una persona raggiungere un’area così sorvegliata e salire sull’altare, considerando le misure di sicurezza e il presidio costante in Vaticano.

L’episodio ha infatti riacceso il dibattito sulla vigilanza negli spazi di maggiore afflusso, soprattutto in occasione di eventi come il Giubileo, che attraggono migliaia di fedeli e turisti. Questo tipo di eventi non è nuovo nella basilica di San Pietro. Già a febbraio scorso un altro individuo era salito sull’altare della Confessione, danneggiando un velo bianco e dei candelabri dal valore di circa 30.000 euro. In quell’occasione, la gendarmeria vaticana aveva nuovamente assicurato la tempestiva gestione della situazione, fermando l’uomo e affidandolo all’Ispettorato vaticano per l’identificazione e le successive denunce.

Anche allora, l’episodio aveva attirato l’attenzione sul tema della protezione delle opere artistiche e degli spazi sacri della basilica. L’episodio del 10 ottobre, seppur diverso nella dinamica, evidenzia la difficoltà di gestire comportamenti improvvisi in contesti affollati e altamente simbolici. La vicenda sottolinea la responsabilità dei visitatori e dei fedeli nel segnalare tempestivamente situazioni anomale, così come l’importanza di un presidio costante per garantire la sicurezza di tutti e la tutela dei luoghi di culto e del patrimonio artistico.

Nonostante l’incidente, la vita della basilica e le celebrazioni per il Giubileo hanno proseguito regolarmente. I fedeli presenti hanno continuato le loro visite e preghiere, mentre la gendarmeria vaticana ha riaffermato il proprio impegno nella protezione dei luoghi sacri. L’episodio, pur sgradevole, mette in evidenza la necessità di mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza e sul rispetto dei luoghi di culto, affinché le visite possano svolgersi senza ulteriori interruzioni o episodi simili.

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