Procida: denunciati 5 ragazzi che hanno rubato cibo in mensa scolastica

Cinque ragazzi sono stati denunciati per aver rubato cibo nella mensa scolastica. L quantità del cibo rubato è irrilevante, ma i ragazzi lo utilizzavano quando si riunivano la sera in una casetta affittata. La denuncia dei genitori per affitto illegale

Procida: denunciati 5 ragazzi che hanno rubato cibo in mensa scolastica

I carabinieri della stazione di Procida hanno scoperto i responsabili dei furti avvenuti nella mensa delle scuole elementari, dove erano stati sottratti diversi cibi che venivano utilizzati per la mensa degli studenti. I prodotti sottratti alla mensa consistono in alcuni chili di pasta, alcuni pacchi di sale, una bottiglia d’olio e qualche barattolo di salsa, un furto di quantità irrilevante che ha fatto subito pensare che a compierlo potevano essere stati solo dei ragazzi. E gli agenti avevano ragione: la refurtiva è stata scoperta e sono stati individuati i responsabili: sono cinque ragazzi dell’isola che si riunivano la sera in una “casetta” alla Chiaiolella che avevano affittato.

La vicenda ha messo in allarme le forze dell’ordine che hanno ritenuto pericolose le case dell’isola lasciate libere dai villeggianti e affittate a ragazzi giovanissimi, e spesso anche minorenni, e l’associazione dei genitori cattolici “Gruppo Famiglie” ha denunciato chiaramente la non legalità di questi affitti. In più, l’associazione ha diffondere un manifesto in cui dichiara che chi affitta queste case ai ragazzi svolge un’azione  assolutamente contro legge.

I genitori di tanti ragazzi hanno paura e temono per l’incolumità dei propri figli, spaventati che questo fenomeno possa portare brutte conseguenze e gettare i ragazzi su una cattiva strada, magari a bere oppure a drogarsi. Ecco il commento di alcuni di loro: “Siamo preoccupati e smarriti davanti a questo fenomeno della “casetta” in fitto a cui ricorrono i nostri figli che così sfuggono ad ogni controllo e si riuniscono per consumare, fra l’altro bevande alcoliche e sostanze stupefacenti. La “casetta” è un pericoloso incentivo a trasgredire”.

Diversa la reazione di tanti giovani che invece replicano: “Il disagio giovanile ha altre ragioni. I genitori si preoccupassero di cercarle nella crisi che vivono le famiglie”. La questione solleva polemiche e opinioni contrastanti, e viene da dire che i soldi fanno chiudere gli occhi alle persone che devono fittare le case, fregandosene se a trattare è un minorenne oppure una persona adulta. Le casette fittate fruttano denaro ai villeggianti che ci vanno solo d’estate, ma se si facessero regolari controlli su questioni di questo tipo molte anomalie verrebbero a galla e tante cose sarebbero evitate.

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