Non c’è niente da fare, è davvero un periodaccio per la Chiesa. A partire dal coming out di monsignor Charamsa, fino ad arrivare alle accuse a Papa Francesco da parte dei fedeli cileni, per finire con le infelici confessioni sulla pedofilia del sacerdote di Trento, per il Vaticano sembra essere un momento molto delicato, che arriva proprio nell’anno del Giubileo della Misericordia indetto dal Papa l’8 marzo scorso.
Un momento difficile, certo, ma di tutto si può parlare tranne che di sfortuna. Le situazioni in cui il Vaticano sta andando a impelagarsi, le hanno create i suoi uomini, che stanno facendo una serie incredibile di gaffe (chiamiamole così…) che stanno andando a minare la credibilità dell’istituzione. L’ultima notizia shock arriva da don Paolo Farinella, sacerdote della diocesi di Genova, che ha candidamente ammesso di non denunciare, pur essendo a conoscenza di tali reati, i suoi colleghi che gli vengono a confessare di aver compiuto atti di pedofilia.
“Preti pedofili? Non li denuncio, se le vittime non vogliono. Se mi confessano un omicidio o un atto di pedofilia non vado dal giudice. Se una persona, un prete pedofilo o una vittima, viene da me a confessarsi e mi vincola al segreto io non vado dal giudice. Sono vincolato dal sacramento“. Punto primo, se le vittime confessano il reato si procede direttamente per via penale; ma don Paolo sa benissimo che è difficile, per le vittime, ammettere di aver subito atti di pedofilia… sono pur sempre bambini. Punto secondo, bisognerebbe smetterla di barricarsi dietro al vincolo del sacramento: se c’è un reato va confessato alle autorità (e non quelle canoniche!), anche perché il passo verso l’omertà e il coprirsi le spalle l’uno con l’altro è molto breve.
“Mi è successo e non sono andato a denunciare. Non posso farlo, me lo riconosce anche la legge. Anche se uno mi dice che ha ammazzato la madre io mantengo il segreto. Denunciare? Prima bisogna consultarsi con la famiglia. Non ho la patria potestà. Non vado dalla magistratura senza la famiglia, posso solo consigliarli. I preti pedofili saranno il 3-4% del totale. Giovanni Paolo II li ha coperti tutti, almeno quelli che venivano fuori“.