Prato, circolare del preside: “No a minigonne e scollature a scuola”

Daniele Santagati, il preside dell'Istituto alberghiero Datini di Prato, ha emanato una circolare con la quale vieta l'utilizzo di minigonne e scollature per le alunne, e di canotte e pantaloni corti per gli alunni: "Gli alunni devono considerare la scuola un lavoro"

Prato, circolare del preside: “No a minigonne e scollature a scuola”

Daniele Santagati, il dirigente scolastico dell’Istituto professionale alberghiero-tecnico agrario Datini di Prato (piccola curiosità: è la scuola dove si diplomò Roberto Benigni), ha emanato una circolare riguardante i 1.400 alunni della sua scuola, invitandoli a vestire in maniera rispettosa all’interno dell’edificio scolastico. Si tratta dello stesso preside che fu criticato, lo scorso anno, per la decisione di vietare le iscrizioni ai multi-ripetenti.

La circolare, dall’eloquente oggetto ‘abbigliamento estivo‘, è stata firmata lo scorso 13 maggio, e recita: “Nel rispetto dell’Istituzione scolastica, si invitano gli alunni a non indossare pantaloncini corti (sono invece ammessi i pinocchietti)” e a non indossare canottiere, mentre alle alunne si chiede di non indossare canottiere e/o magliette eccessivamente scollate. Ovviamente, alle ragazze è anche impedito di indossare la minigonna.

Tuttavia, la circolare non specifica a quale punizione vanno incontro coloro i quali non rispettano l’ordinanza e, a quanto dicono gli alunni della scuola di Prato, non è nemmeno la prima volta che viene emanata una circolare del genere. Contattato da Il Fatto Quotidiano, Santagati ha spiegato i motivi della sua decisione: Gli alunni devono considerare la scuola un vero e proprio lavoro: e a lavoro ci si deve andar vestiti in maniera decorosa. La scuola è un’istituzione fondamentale, e deve essere rispettata”.

Secondo il preside, inoltre, non c’è stata nessuna polemica da parte di genitori o studenti; anzi, sono le stesse famiglie a chiederci di imporre ai propri figli il rispetto di regole precise. Da ricordare, comunque, anche il fatto che si tratta di un alberghiero, e che, come dice Santagati, i nostri alunni diventeranno camerieri o cuochi. In cucina d’estate fa sempre molto caldo e chi serve dovrà vestire in giacca e cravatta: ci si deve abituare a operare in queste condizioni. Durante le esercitazioni, ovviamente, non si possono indossare piercing e anelli.

Continua a leggere su Fidelity News