Prato: 23enne cinese non vaccinata muore di Covid, assalto dei connazionali agli hub

Dopo che la notizia della morte per Covid di una giovane 23enne di origine cinese non vaccinata si è diffusa nella comunità cinese di Prato, i connazionali della donna hanno preso d'assalto gli hub vaccinali per correre ai ripari.

Prato: 23enne cinese non vaccinata muore di Covid, assalto dei connazionali agli hub

La città di Prato vanta una delle più grandi comunità cinesi d’Europa, con migliaia di cittadini di origine cinese che, legalmente o meno, vivono e lavorano nel territorio attirati dalla storica e ampia presenza di fabbriche tessili. La comunità cinese del luogo è devastata in questi giorni dalla scomparsa di tre connazionali di 23, 43 e 53 anni morti per Covid-19 lo scorso martedì presso l’Ospedale Santo Stefano.

E’ in particolare è la scomparsa della giovane Hu Pingping, non vaccinata e morta a soli 23 anni dopo due settimane di ricovero, che ha scosso gli animi dei connazionali ed è diventata virale su WeChat, un servizio di comunicazione attraverso messaggi di testo e vocali simile a Whatsapp e popolare nella comunità orientale, con centinaia di commenti e condivisioni.

In reazione alla diffusione della notizia della scomparsa della giovane, la comunità cinese ha reagito prendendo d’assalto gli hub vaccinali di Prato, con centinaia di orientali che si sono presentati ai due punti di vaccinazione presenti nel comune per correre ai ripari, come documentato da numerose foto che sono state diffuse sul web.

Don Wang Pietro, viceparroco cattolico che ha svolto in questi mesi un ruolo decisivo nello spronare i suoi connazionali a vaccinarsi, ha commentato: “Adesso è il momento di accelerare, stiamo cercando di promuovere una campagna di informazione su come prevenire il contagio e su tutte le cose da fare per gestire questa fase, che ancora è complessa“.

La comunità e si stringe nel frattempo intorno ai familiari delle tre vittime, delle quali solo il 53enne aveva ricevuto la prima dose, ma nonostante la grande paura al momento tra i cinesi di Prato in tanti non sono ancora vaccinati.Non perché non hanno voglia,” commenta il prete, ma perché “Ci sono stati dei seri problemi logistici e organizzativi, soprattutto per coloro sprovvisti della tessera sanitaria“.

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