Potenza, carabiniere riceveva 1.200 euro al mese per proteggere un clan malavitoso: arrestato

Assurda vicenda nel potentino, dove un militare dell'Arma operante a Matera riceveva del denaro dal capo di un clan. Il militare forniva a quest'ultimo informazioni sulle indagini in corso assicurando a quest'ultimo di non essere sottoposto a perquisizioni.

Potenza, carabiniere riceveva 1.200 euro al mese per proteggere un clan malavitoso: arrestato

Proteggeva un clan della malavita e per fare questo al mese riceveva 1.200 euro al mese. Una sorta di “stipendio fisso” per i suoi servigi. Ma per un carabiniere di Potenza in servizio a Matera è finita davvero molto male, in quanto è stato arrestato dai suoi stessi colleghi della Polizia di Stato. Le indagini hanno permesso di accertare come il militare si sarebbe messo appunto al servizio del capo di un clan operante nel materano, a cui forniva informazioni circa lo stato delle indagini.

L’inchiesta è stata coordinata dalla Dda di Potenza. Secondo quanto emerso dall’attività investigativa posta in essere dalle forze dell’ordine, dal settembre 2015 al novembre 2019, il carabiniere avrebbe ricevuto anche altro denaro per prestare la sua attività di “protezione” pari a circa 75.000 euro. I soldi sarebbero stati ottenuti durante incontri preventivamente concordati tra le parti, ovvero il capo clan e il militare. 

Gravi indizi di colpevolezza

Nei confronti del militare sono stati raccolti quindi gravi indizi di colpevolezza. La nota della Dda fa sapere inoltre quanto segue. Il carabiniere “è indiziato di aver commesso il delitto di cui agli artt.81 “pr, 326, comma 1, 61 n.2, del codice penale per avere, in qualità di appartenente all’Arma dei carabinieri e violando i doveri inerenti la propra funzione pubblica, rilevato ripetutamente notizie e informazioni apprese per ragioni di servizio che dovevano rimanere segrete”

Il gip presso la Procura della Repubblica di Potenza ha provveduto a sequestrare l’equivalante delle somme di denaro illecitamente percepite dal militare. Per motivi di privacy, ma anche per la delicatezza della vicenda, preferiamo non rendere note le generalità del carabiniere arrestato. Il militare avrebbe quindi garantito al capo clan di non essere sottoposto nè ad arresti in flagranza di reato, nè di sequestri di sostanze stupefacenti. 

Nelle prossime ore si potranno conoscere sicuramente ulteriori dettagli su questo assurdo fatto di cronaca che si è verificato in Basilicata. Non capita certamente tutti i giorni che un appartenente alle forze dell’ordine, men che meno all’Arma dei carabinieri, si macchi di reati penali così gravi. 

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