Porto Empedocle, uccide il figlio in seguito all’ennesima lite

Un pescatore di Porto Empedocle ha ucciso il figlio dopo una violenta lite. Il padre, stanco delle continue aggressioni del figlio, ha perso le staffe e lo ha accoltellato, forse per legittima difesa

Porto Empedocle, uccide il figlio in seguito all’ennesima lite

Porto Empedocle, un pescatore di 57 anni, Pietrino Falzone, ha ucciso il figlio 20enne dopo una lite violenta. Il padre, che ha ammesso di aver compiuto il gesto, ha dichiarato di avere agito per legittima difesa. Dal racconto dell’uomo emerge una storia triste e degradante, di un figlio che tornava a casa sempre ubriaco e pieno di ira contro il padre, che aggrediva puntualmente.

L’uomo ha colpito il figlio al torace in seguito all’ennesima lite che ogni giorno si accendeva tra i due. Ad assistere alla scena, impotente, la madre, che ha chiamato subito i Carabinieri e il 118 per dare soccorso al giovane che si era accasciato a terra. Il ragazzo è stato trasportato immediatamente all’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, dove è però deceduto poco dopo.

Il passato del giovane era stato un po’ burrascoso; dalle indagini, i Carabinieri hanno appurato che era stato arrestato dopo una denuncia fatta dallo stesso padre per avere malmenato i genitori e picchiato la sorella più piccola. All’epoca i Carabinieri erano intervenuti nella loro abitazione per placare la lite scoppiata tra padre e figlio, ed era partita la denuncia. Ma l’accusa per Pietrino Falzone non cambia, infatti l’uomo è accusato di omicidio volontario, e adesso si trova in stato di fermo nella caserma dei Carabinieri. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Agrigento Alessandro Macaluso, sono in corso per verificare le responsabilità del padre e la situazione tra i due.

La lite che ha portato all’omicidio del ragazzo pare sia scoppiata ancora una volta per futili motivi, e il padre stavolta forse non ha sopportato le angherie del figlio. Ma per l’omicidio non c’è nessuna giustificazione; sarà sicuramente difficile per il pescatore ammettere di aver perso la pazienza, ma un carattere problematico come quello del figlio, che annegava i suoi problemi nell’alcol, avrebbe potuto essere seguito da un supporto psicologico, che lo avrebbe aiutato ad uscire dal tunnel in cui era incappato.

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