Pordenone: scambia il colchico d’autunno per aglio orsino e muore avvelenato

Conosceva il territorio e le sue piante, così ne ha raccolte per condire la pasta. Probabilmente Valerio Pinzana ha confuso il colchico d’autunno, pianta velenosa, con l'aglio orsino. È morto avvelenato.

Pordenone: scambia il colchico d’autunno per aglio orsino e muore avvelenato

È morto avvelenato Valerio Pinzana, 62 anni, ex bidello e tecnico della Snam Rete Gas. Per errore aveva raccolto un’erba sbagliata, lui che conosceva molto bene il suo territorio e le piante commestibili che questo produce. Chiamato in causa è il colchico d’autunno, un fiore molto velenoso.

Pare che Valerio Pinzana si fosse convinto che l’erba raccolta fosse commestibile, probabilmente l’aveva scambiata per l’aglio orsino, ed invece si trattava del colchico, o croco, chiamato anche ‘falso zafferano‘ o addirittura, e il nome spiega bene la portata di veleno, ‘arsenico vegetale‘. Con quest’erba, il 29 marzo, avrebbe condito la pasta e ne avrebbe mangiata lui e anche la sua compagna.

I due hanno entrambi accusato dei primi sintomi, ma non sono stati letti nel modo corretto. La donna, positiva al Covid, era già in isolamento. Valerio Pinzana, quando i sintomi si sono fatti sentire in maniera più marcata, è stato ricoverato “nell’ospedale di Spilimbergo, poi le sue condizioni si sono aggravate fino a perdere la vita”, si legge in ilfriuli.it. 

L’uomo è morto, ieri 5 aprile 2021, dopo una settimana di sofferenza, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale a Pordenone, dove era stato trasportato, dall’ospedale di Spilimbergo, in seguito alle gravi condizioni in cui versava. I medici hanno fatto di tutto per salvargli la vita, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare: “Il suo fisico era ormai avvelenato” si legge nel Gazzettino on line. Il corpo della compagna, pur avvertendo i primi sintomi come Valerio, ha reagito in modo diverso, si è difeso e la sua vita è stata risparmiata.

Valerio ha lasciato il padre, due fratelli, il figlio e la compagna. La notizia della morte di Pinzana, nel piccolo Comune di Travesio, in provincia di Pordenone, ha lasciato tutti nell’incredulità e nella tristezza. Molti lo ricordavano ancora per il suo servizio di bidello nelle scuole.

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