Pordenone, a 3 anni colpita da una rara leucemia: si cercano donatori

Scambiata inizialmente per influenza, ad una bimba di 3 anni è stata diagnosticata una rara forma di leucemia, e ora cerca un donatore di midollo osseo per ritornare a sorridere. L'annuncio disperato del padre su Facebook.

Pordenone, a 3 anni colpita da una rara leucemia: si cercano donatori

Ha solo 3 anni la bambina colpita da una rara forma di leucemia, a cui è stata diagnosticata una percentuale del 60% di sopravvivenza. È questa la storia di una famiglia che abita in un paesino della provincia di Pordenone, che ora si ritrova a combattere e sperare con tutte le loro forze, perché venga trovato un donatore di midollo osseo compatibile con la loro bambina.

Tutto è iniziato qualche giorno fa, quando i genitori della bambina hanno notato un cambiamento strano nella loro figlia. Oltre ad avere la febbre molto alta, iniziava a mangiare sempre di meno. I medici hanno cercato di tranquillizzare i genitori molto preoccupati per la situazione, affermando che si trattava di semplice influenza.

A nulla sono valsi i tentativi della madre di convincere i medici ad andare a fondo alla situazione, con analisi del sangue e visite più approfondite per capire che cosa stesse succedendo a loro figlia.

Dopo aver visto la bambina stare sempre più male, la mamma e il papà non hanno più voluto sapere nulla del parere del proprio medico, e hanno portato la bambina in ospedale, dov’è stata sottoposta a varie analisi e, con loro sconforto, le è stata diagnosticata la leucemia mielomonocitica infantile, una malattia che colpisce uno o massimo due bambini su un milione.

Purtroppo, il medico è stato molto chiaro sulla situazione, affermando che la piccola ha solo il 60% di possibilità di farcela.

Mentre la bambina continua a lottare con tutte le proprie forze per restare aggrappata alla vita, arriva l’appello speranzoso del padre sul suo profilo Facebook, in cui chiede urgentemente un donatore di midollo osseo, e di far girare il messaggio o di avvisare amici e conoscenti che possano fare l’esame di compatibilità, sottolineando che la persona in questione deve avere massimo 35 anni. Un appello che si conclude con la richiesta di aiuto per ridonare il sorriso a sua figlia.

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