Polemica per la scelta di un ristorante di Ortisei: Tre euro in più per ogni piatto vuoto a tavola

A Ortisei, un ristorante ha introdotto una nuova politica che prevede un costo di 3 euro per ogni piatto vuoto richiesto dai clienti. Questa decisione, comunicata tramite una nota scritta a mano sul menù, ha suscitato polemiche.

Polemica per la scelta di un ristorante di Ortisei: Tre euro in più per ogni piatto vuoto a tavola

Nella pittoresca località di Ortisei, provincia di Bolzano, situata a 2.100 metri di altitudine, un ristorante ha recentemente attirato l’attenzione per una scelta controversa che ha scatenato polemiche tra i clienti. La decisione del locale di addebitare 3 euro per ogni piatto vuoto richiesto ha suscitato un acceso dibattito, con reazioni contrastanti sui social e tra i clienti abituali.

La decisione di introdurre un costo per i piatti vuoti è stata comunicata ai clienti attraverso una nota aggiunta manualmente alla fine del menù, suscitando sorpresa e scontento. Questo costo supplementare è stato adottato per compensare il coperto gratuito fornito dal ristorante, come spiegato dal titolare al quotidiano La Repubblica. La spiegazione del gestore, che ha giustificato la misura con l’esigenza di coprire i costi associati a lavaggio, posate, tovaglioli e acqua naturale, non ha però placato le polemiche.

Il titolare ha sottolineato che la decisione è stata presa l’anno scorso e che il costo dei piatti vuoti è stato chiaramente indicato nel menù. Ha inoltre affermato che la misura è una risposta a una pratica comune in cui le famiglie ordinano una sola portata e poi la dividono, richiedendo piatti aggiuntivi senza considerare i costi associati. Secondo il ristoratore, questa politica mira a evitare abusi e a garantire che i servizi offerti siano equamente compensati.

Una delle principali critiche riguarda la modalità di comunicazione della nuova politica: l’aggiunta scritta a mano in calce al menù è stata considerata da alcuni clienti come una mancanza di trasparenza. Il proprietario, tuttavia, ha difeso questa scelta, affermando che si tratta di una forma di comunicazione chiara e diretta. I clienti, informati della politica, hanno la possibilità di decidere se richiedere o meno piatti vuoti, secondo quanto dichiarato dal gestore.

Non è la prima volta che un ristorante della zona adotta una politica simile. La scorsa estate, un’altra struttura della Val Gardena aveva attirato l’attenzione per aver incluso un costo per il piatto condiviso. Anche in quel caso, la decisione aveva sollevato polemiche e recensioni negative online, con il titolare che aveva difeso la pratica dicendo che era frequente vedere gruppi di persone condividere portate, il che comportava costi aggiuntivi per il locale.

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