Pistoia: cieca dalla nascita, Giorgia si laurea con 110 coronando il suo sogno più grande

La storia emozionante di Giorgia, cieca dalla nascita, dimostra come nella vita nulla sia impossibile. Nonostante le difficoltà, Giorgia ha conquistato la laurea triennale in Psicologia all'ateneo di Firenze, cosi da trionfare con la sua splendida famiglia.

Pistoia: cieca dalla nascita, Giorgia si laurea con 110 coronando il suo sogno più grande

Una laurea che vale il doppio è quella conquistata da Giorgia Nannini: totalmente cieca dalla nascita, è riuscita a raggiungere il suo primo e importante traguardo, ovvero quello di conseguire la laurea triennale in psicologia. La ventitreenne di Borgo a Buggiano, in provincia di Pistoia, sogna di diventare psicologa e di specializzarsi nel ramo della violenza sulle donne: “vorrei capire i meccanismi che agiscono all’interno dell’uomo maltrattante”.

A contribuire alla realizzazione di questo grande sogno è stata Laura, la madre di Giorgia, che ha lasciato il lavoro per seguire con costanza il percorso universitario della giovane figlia. Da quando aveva tre anni, l’aiuta a “leggere” i libri e con dolcezza ha sempre condiviso con la figlia la curiosità di esplorare ogni aspetto del mondo, con tutti i suoi misteri e con tutte le sue bellezze.

Anche il padre Roberto ha sempre affiancato la sua amata Giorgia che ha dovuto affrontare molti sacrifici e tanti ostacoli per realizzare ogni suo singolo obbiettivo. Quando torna dal lavoro, e nonostante la stanchezza, il tenero Roberto aiuta la figlia a ripetere tutto quello che è riuscita ad assimilare nel corso della giornata.

Attualmente, la coraggiosa Giorgia è iscritta al corso magistrale in Psicologia clinica e, con grande amore, ringrazia la sua ammirevole famiglia e gli amici conosciuti durante questa sua straordinaria avventura: “È come se i miei genitori lavorassero dietro le quinte. All’Università poi ho trovato tantissime persone splendide. Mi aiutano e mi sostengono in tutti i modi possibili. Una di loro abita vicino a me. Una volta che mia mamma non poteva, sono andata a lezione con lei”.

Per la determinata ragazza, lo studio è prima di tutto un piacere che apre la sua mente verso nuovi orizzonti e inedite scoperte. Nonostante la sua tenacia, la giovane studentessa non nasconde le difficoltà che ha incontrato nel corso della sua carriera universitaria. La minorazione fisica di Giorgia ha reso più complesso il suo approccio con lo studio ma, per fortuna, la tecnologia è riuscita ad alleggerire il carico da affrontare: “Meno male che la tecnologia aiuta. Studio su libri in formato elettronico. Grazie alla sintesi vocale sono autonoma. Ma, certo, un po’ più lenta degli altri”.

Continua a leggere su Fidelity News