A Pisa un uomo di 70 anni è stato arrestato per violenza sessuale aggravata su minore e per detenzione di materiale pedopornografico. Dalle prime indagini è emerso che l’uomo approfittava del suo ruolo di presidente di un’associazione di rievocazione storica per avvicinare e violentare dei minorenni. Al momento sembra che l’uomo abbia violentato almeno 6 minori nell’arco temporale che va dal 2015 al 2020.
L’uomo si trovava già agli arresti domiciliari ma, in città era conosciuto da tutti come l’ex presidente dell’associazione di rievocazione storica e questo gli permetteva di riscuotere fiducia e di avvicinare i minori per poi violentarli. Le violenze di cui è accusato sono state perpretate ai danni di 6 minorenni iscritte all’associazione.
La Questura fa sapere che, nel 2020 alla conclusione di un indagine, l’uomo era già stato condannato a 2 anni e 4 mesi per violenza sessuale e stalking ai danni di una minore imputandogli una lieve entità del reato. A casa furono rinvenuti e sequestrati oggetti sadomaso, una pistola ed altro materiale che ha portato ad un altra inchiesto che si è conclusa con la condanna agli arresti domiciliari.
Questa nuova indagine è partita dopo la denuncia di una delle vittime minorenni. Le indagini sono durate un anno nella fase iniziale ed erano coordinate dalla Procura della Repubblica di Pisa e poi sono state trasferite alla Procura Distrettuale di Firenze. Dalle indagini è emerso che l’anziano approfittava del suo ruolo nell’associazione per conquistare la fiducia delle vittime attraverso messaggi, complimenti ed approcci che avvenivano in palestra, nell’associazione o durante gite fuori porta.
L’atteggiamento dell’uomo ha convinto alcune delle giovani vittime ad avere dei rapporti sessuali ripresi dalle fotocamere o fotografati. I video e le foto venivano conservati con cura su dei device che sono stati sequestrati dalla Polizia. La ricostruzione dei fatti e la costruzione del quadro indiziario (con sette casi di imputazione) è stata possibile grazie ai numerosi video ed alle foto trovate su dispositivi elettronici ed Hard Disk ma anche grazie alle coraggiose testimonianze delle vittime.