Pino Daniele, aperte due inchieste sui soccorsi. Disposta anche l’autopsia

Due le inchieste aperte sulla morte di Pino Daniele: gli inquirenti dovranno far luce su alcuni aspetti della vicenda, in particolare sul fatto che il cantante è stato portato in macchina in ospedale. Disposta l'autopsia

Pino Daniele, aperte due inchieste sui soccorsi. Disposta anche l’autopsia

Due inchieste sono state avviate per indagare sulla morte di Pino Daniele. E’ stata disposta l’autopsia che sarà eseguita dopo il funerale a Roma per chiarire i presunti ritardi nei soccorsi al cantante che è morto a causa di un infarto.

La salma poi ripartirà per il secondo funerale che sarà tenuto alle 19 a Napoli. La compagna del cantautore, Amanda Bonini, 50 anni, è stata sentita ieri sera dai carabinieri del comando provinciale di Roma nella caserma di via In Selci.

Lo scopo degli inquirenti è capire che cosa è successo effettivamente domenica sera, e perché l’artista, invece di aspettare l’arrivo dell’ambulanza nella sua abitazione di Magliano, ha deciso di mettersi in viaggio con Amanda e un suo collaboratore per raggiungere l’ospedale Sant’Eugenio di Roma dove il cantante è giunto alle 22.40 ma morto.

L’ex moglie, Fabiola Sciabbarasi, è decisa ad andare fino in fondo, e ha affermato che se Pino si fosse fermato al pronto soccorso più vicino si sarebbe salvato. Così le procure di Grosseto e di Roma hanno messo in moto la macchina investigativa per far luce sul caso. Il procuratore di Grosseto ha però voluto chiarire: Del caso comunque se ne occuperà Roma, visto che in quella città è avvenuto il decesso”. Amanda Bonini è stata interrogata e ha raccontato minuziosamente i momenti da quando Pino si è sentito male all’arrivo in ospedale. 

Il racconto della donna non ha messo in evidenza anomalie o contraddizioni, ma dovrà essere chiarita l’improvvisa decisione di andare a Roma, la gomma bucata lungo l’Aurelia che ha fatto perdere tempo prezioso per salvare il cantante, un piccolo particolare riferito da Francesco Primerano, un cugino di Pino Daniele. La nipote Loredana, 29 anni, figlia del fratello di Pino, Carmine, ha detto: “Credo che zio Pino abbia sottovalutato il malore che ha avuto. Zio si era ripreso dopo essersi sentito male e ha quindi pensato di potercela fare, di riuscire ad arrivare fino a Roma e di curarsi dal proprio medico”.

E aggiunge: Io l’ho saputo di notte, dai social network. Erano le 2.30 circa. Ho sperato che fosse una delle bufale che girano su Internet, poi purtroppo mi sono resa conto che era vero. E ho dovuto dirlo con cautela a mio padre, anche lui cardiopatico”. Sarà comunque l’autopsia a chiarire ogni dubbio sulla morte di Pino Daniele.

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