Pilota cambia rotta: “Sono stanco, mi devo fermare”. Passeggeri furiosi

Pilota decide di cambiare rotta al suo volo perchè troppo stanco per proseguire. Aveva superato le ore di volo massime consentite. Furiosi i passeggeri, mentre la compagnia non è apparsa affatto turbata dalla decisione del proprio dipendente

Pilota cambia rotta: “Sono stanco, mi devo fermare”. Passeggeri furiosi

Un pilota dell’Air France ha deciso di cambiare rotta al suo volo. “Sono stanco, mi devo fermare” avrebbe detto per motivare la sua decisione.

Un dirottamento decisamente atipico, ma sicuramente meno pericoloso di altri, quello di cui si è reso autore il pilota di un airbus A380 dell’Air France. L’uomo, infatti, avendo raggiunto la quota massima di ore di volo consentite ed evidentemente troppo stanco per proseguire, ha deciso di atterrare a Manchester invece che a Parigi, dove il volo era atteso, per riuscire a riposare.

Il pilota, quindi, nel rispetto del riposo obbligatorio ha deciso di non proseguire la sua rotta fino all’aeroporto di destinazione ma di fermarsi prima. Una decisione che ha fatto infuriare i passeggeri a bordo, già particolarmente irritati da un ritardo di sei ore all’aeroporto di partenza, a New York, a causa della neve. Questi, inoltre, hanno dovuto attendere ben 12 ore per salire su un altro volo che li portasse a Parigi. “La gente è furiosa” riferisce uno dei passeggeri, che ha passato così tante ore in attesa di un nuovo volo per raggiungere la sua città di destinazione.

Diversa la reazione della compagnia, invece, che non è sembrata particolarmente turbata da quanto è accaduto. Un portavoce della Air France ha dichiarato che il tempo legale di riposo si sarebbe anche potuto rispettare diversamente, magari accelerando il rientro a Parigi, ma in ogni caso la scelta del pilota non è condannabile.

Secondo quanto ha dichiarato la stessa compagnia, infatti, violare il riposo obbligatorio sarebbe stata una grandissima imprudenza da parte del pilota. Una regola importantissima sulla quale non si può mai transigere. “Sarebbe come guidare ubriachi in autostrada a 180 km/h” ha dichiarato il portavoce della compagnia aerea.

Decisamente due posizioni opposte, quindi, quella della compagnia e quella dei passeggeri, ma la cosa più importante è che i passeggeri siano arrivati a destinazione sani e salvi.

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