Piera Pastore, professione food communicator

La 33enne montesilvanese si racconta a Il Centro: “Cerco sempre di coniugare informazione e intrattenimento, offrendo un punto di vista chiaro, costruttivo e, spero, utile.”

Piera Pastore, professione food communicator

 MONTESILVANO. A soli 33 anni, Piera Pastore è riuscita a ritagliarsi un ruolo di primo piano nel mondo della comunicazione digitale legata al cibo. Originaria di Montesilvano, la giovane giornalista e content creator ha fondato e dirige Food News Italia, un portale specializzato nell’informazione enogastronomica a livello nazionale. Il suo obiettivo? Raccontare il mondo del cibo a 360 gradi, unendo informazione e intrattenimento in un mix che possa coinvolgere, educare e stimolare la curiosità del pubblico. “Attraverso il mio profilo TikTok  spiega Pastore in un’intervista a Il Centro porto contenuti che spaziano tra ristoranti, eventi, fiere e recensioni di prodotti della grande distribuzione. Il mio intento è sempre quello di fornire un punto di vista chiaro, costruttivo e, spero, utile per chi mi segue.”

Il potere di TikTok nella comunicazione moderna

Per Piera Pastore, TikTok ha rappresentato una vera rivoluzione nel panorama della comunicazione digitale, abbattendo le barriere tra pubblico e creatori di contenuti. “Questa piattaforma ha democratizzato la visibilità, dando la possibilità a chiunque di emergere, indipendentemente dal proprio background o dalla propria notorietà pregressa. È un’opportunità enorme per chi fa divulgazione e informazione in modo responsabile. Tuttavia, c’è anche il rovescio della medaglia: la viralità a tutti i costi. Il rischio è che contenuti superficiali o scorretti ricevano un’attenzione spropositata, a discapito di chi lavora con serietà e rigore.” Secondo Pastore, la chiave del successo di un creator non è solo la creatività, ma anche la responsabilità. “Avere un pubblico significa avere anche un dovere nei suoi confronti. TikTok è frequentato da moltissimi giovani, perciò chi crea contenuti dovrebbe sempre chiedersi che tipo di messaggio sta veicolando e quale impatto può avere.”

Il caso De Crescenzo e il turismo mediatico

Uno degli esempi più recenti che hanno fatto riflettere Piera Pastore è il caso della tiktoker Rita De Crescenzo e il raduno di migliaia di follower a Roccaraso. “Questa vicenda dimostra come un semplice video possa trasformarsi in un fenomeno mediatico capace di spostare folle e generare visibilità per un luogo. Da un lato, può essere un’opportunità per il turismo, dall’altro, però, solleva questioni importanti: gli influencer devono avere maggiore consapevolezza del loro impatto e trattare i luoghi con rispetto ed etica. Non si può promuovere una località senza tenere conto delle conseguenze che un afflusso incontrollato di persone può avere sulla comunità locale e sulle sue infrastrutture.” Per la content creator, la responsabilità non è solo di chi crea, ma anche di chi consuma i contenuti. “Bisognerebbe approcciarsi ai social con maggiore senso critico, imparando a distinguere il valore autentico di un contenuto da quello puramente effimero.”

Il futuro della comunicazione

digitale Pastore conclude la sua riflessione con un messaggio chiaro: “Come ogni strumento, TikTok non è né buono né cattivo di per sé: riflette semplicemente il mondo che lo utilizza. Può essere un contenitore di contenuti vuoti e di breve durata, oppure una piattaforma di creatività, cultura e informazione di qualità. Sta a noi, come utenti e come creator, decidere in quale direzione portarlo.

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